Delta Lady – FACTORY Mark III
Registrata durante una sessione informale in sala prove, la versione di Delta Lady proposta dalla FACTORY Mark III è una rivisitazione potente e viscerale del celebre brano reso immortale da Joe Cocker.
Se l’originale brillava per il suo impasto soul e l’arrangiamento gospel-oriented firmato Leon Russell, qui si cambia marcia: la FACTORY spinge sull’acceleratore e trasforma il pezzo in un travolgente brano rock-blues con venature garage e tratti psichedelici, in perfetto stile “Mark III”.
L’Hammond, crudo e graffiante, apre il brano con un riff ipnotico; la chitarra lo segue con riff taglienti e un tocco quasi southern. La sezione ritmica incalza con groove deciso, spingendo il tempo verso territori ben più ruvidi rispetto alla versione soul degli anni ’70. La voce, roca e diretta, abbandona le inflessioni soul per un’interpretazione più raw, quasi da pub-rock inglese, senza perdere di intensità.
Il risultato è una Delta Lady più istintiva, meno romantica, ma dannatamente energica. Una cover che non omaggia soltanto, ma reinterpreta con personalità, confermando la vocazione live e sperimentale della FACTORY nella sua nuova fase.
Perfetta per chi ama le reinterpretazioni che osano, questa versione suona come se fosse stata partorita in uno scantinato fumoso di Londra nel ’71.
E non è affatto un difetto.