“Mother’s Daughter (Studio Session 22 Maj 2024)” – FACTORY Mark III
Registrata il 22 maggio 2024 durante una sessione in studio, Mother’s Daughter è una delle prove più intense e istintive dei FACTORY Mark III. La formazione — Antonio Miscali alla voce solista e chitarra acustica, Sergio Virdis alla chitarra elettrica, Chris Pain al basso, Luca Monaco alla batteria e Silvio Vinci all’organo Hammond — dà vita a un brano che unisce spiritualità e forza, in un crescendo che richiama la lezione di Santana, ma con una personalità tutta propria.
Il pezzo si apre con una linea ipnotica dell’Hammond, che fluttua sopra un tappeto ritmico caldo e sincopato. La voce di Antonio, dolente e viscerale, canta con urgenza e rispetto, come se stesse evocando qualcosa di antico. Il testo, suggestivo, viene servito da un accompagnamento chitarristico che ondeggia tra il blues e il latin rock, mentre il basso di Chris è saldo, rotondo, mai invadente.
L’assolo di Sergio è secco, essenziale, ma ricco di espressione — più vicino al fraseggio soul che alla pura tecnica — e dialoga con l’organo di Silvio, che costruisce un paesaggio sonoro profondo, quasi mistico. La batteria di Luca, mai banale, tiene tutto insieme con groove e dinamica, soprattutto nella coda finale dove la band sembra lasciarsi andare a una jam collettiva.
Mother’s Daughter è un’esplorazione sonora e spirituale, una traccia che mostra quanto i FACTORY Mark III siano maturi nella loro capacità di evocare atmosfere, pur restando radicati nel linguaggio del rock. Un brano che meriterebbe di uscire su vinile, magari proprio con quella copertina psichedelica che sa di rito e terra.