“The Seeker” – FACTORY (Mark III)
Registrata in sala prove il 15 maggio 2024
Nella stessa sessione del 15 maggio 2024 che ha prodotto una sentita versione di The Night They Drove Old Dixie Down, i FACTORY Mark III si lanciano in una scatenata rilettura di The Seeker degli Who, lasciando esplodere tutta la loro potenza rock in una versione diretta, muscolare e viscerale.
La performance è trascinante fin dalle prime battute: Silvio Vinci domina la scena con un Hammond carico di grinta e groove, che sostituisce con intelligenza il taglio più chitarristico dell’originale, dando al brano una veste più roots-blues ma senza perdere un grammo di energia.
Sergio Virdis, con la sua chitarra elettrica dal suono ruvido e compatto, firma una performance granitica, potente e senza fronzoli, che si incastra perfettamente con la sezione ritmica. È il suono crudo e diretto che ci si aspetta da un brano degli Who, ma filtrato attraverso il linguaggio più caldo e valvolare dei FACTORY.
Antonio Miscali si conferma frontman ispirato e versatile: la sua voce riesce ad alternare tensione e libertà, dando una lettura personale e credibile del testo tormentato e filosofico di Townshend. Chris e Luca, oltre a tenere saldo il motore ritmico, impreziosiscono il pezzo con cori ben costruiti, che aggiungono profondità e un’aria da live session anni ’70.
Il tutto è suonato con grande energia e affiatamento, in uno di quei momenti di prova in cui la band sembra essere totalmente allineata, senza bisogno di parole. La registrazione, anche se avvenuta in sala prove, cattura la carica di un’esibizione da palco: sporca al punto giusto, viva, vera.
Con questa versione di The Seeker, i FACTORY Mark III dimostrano ancora una volta come sanno reinterpretare i grandi classici, con rispetto ma anche con una personalità sonora ben definita. È una scarica elettrica che resta addosso.