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"Nazar non disse niente, digerendo la rabbia come meglio gli riuscì.

Quel trasporto emotivo era nuovo anche per lui.

Erano secoli che non gli capitava più.

“Ti rendi conto di aver mandato in tilt le luci?” Seguitò Anisa, percependo l’energia impressionante di Andres spostarsi nel locale.

Silenzio.

La runa di Staren era l’unica fonte di luce visibile al di là del vetro, sulla fronte del cane che ancora dormiva beatamente. Fulmini intermittenti a parte.

Ed a parte quegli occhi che, molto tempo addietro, gli avevano salvato la vita.

Rudy li esaminò nelle tenebre, così luminosi da fare impressione.

Percepì le loro mani separarsi. Sapeva per certo che Nazar stava di nuovo stringendo le sue in pugni.

Sorrise, ed anche se Nazar non poteva vederla, ne era perfettamente consapevole.

“Mi conosci, oramai. Non puoi davvero stare in pena per me e preoccuparti di sciocchezze simili…”

Tu mi fai sempre penare, Rudy.” Anisa ridacchiò, scuotendo il capo.“Inoltre non si tratta certo di sciocchezze.”

“Me la caverò, vecchio mio.” Anisa gli assestò qualche colpetto sui pugni chiusi. “Questa forma di ragazzina non è nulla.

”Ancora silenzio.

L’energia di Nazar era irrequieta. Rudy scosse la testa.

“Possibile che devi farmi fare filosofia? A me? Di solito sei tu il santone di turno.” Sperò di scaturire un sorriso nell’uomo, e invece non accadde nulla. Solo pioggia sopra ai vetri. Il cane mosse la testa e li fissò. “Non arrabbiarti con le energie superiori. Avranno le loro ragioni. Finora le hanno sempre avute.”

Non sono in grado di tollerare tutto, Rudy.” Anisa richiuse la bocca. “...Non più.”

“D’accordo.” Gli concesse lei, scacciando per l’ennesima volta dalla mente l’immagine di Nazar che esplodeva in mille particelle luminose, dandosi di nuovo conferma:

La vera essenza del suo amico era tornata.

Questo avrebbe rischiato di ucciderlo.

“Ma devi comunque startene calmo, d’accordo? Sai bene che ripercussioni hai sul piano terreno.”

Non seppe definire se lui fosse d’accordo o no, ma tornò la corrente.

Le persone sospirarono di sollievo ed in breve ripartì il tintinnio di piatti e posate e le chiacchiere sul più ed il meno.

Nazar era sparito."

Effetti sonori:

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