"La casa di Carmine era in subbuglio.
Il suo cuore aumentò in velocità, quando vide a soqquadro quell’appartamento in cui aveva passato alcuni tra i migliori pomeriggi della sua infanzia e una notevole fetta della sua adolescenza, camminando nelle stanze come un fantasma irrequieto.
C’era puzza di piscio, di sangue e di qualcos’altro che non comprese.
Gli salì subito la nausea e la scacciò, continuando a guardarsi attorno con l’ausilio del sole.
Sentì Uruz abbaiare e guaire in fondo al corridoio, esattamente dove si trovava la stanza del suo migliore amico.
“Porca puttana” sibilò tra i denti, scavalcando i mobili in pezzi e gli oggetti infranti.
Poi vide la Nýchta che albergava in fondo alla camera, coprendogli la vista di qualcosa che stava sovrastando e di cui si stava cibando. Si accorse di lui per via del sole, che parve ferirla: retrocesse con un verso arrabbiato, la melma di cui era ricoperta iniziò a fumare.
Una lingua di luce illuminò una testa bionda, appena sbucante da una cassettiera spaccata a metà.
Den si irrigidì per qualche secondo e tutto il sangue che aveva in corpo si rifiutò di circolare.
…. Cazzo, no.
Den strillò di rabbia, puntò il braccio sul mostro e lanciò la spirale di plasma.
La stanza si illuminò, svelando la sagoma di un ragazzo per metà schiacciato sotto il mobile."
Effetti sonori:
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