"Anvil sospinse la porta, ascoltando l’abituale calore da parte dell’amico solleticarle la pancia affettuosamente.
Ti attendiamo qui per cena, riferisco anche a nome di Sarita. Solo, Anvil…
Una pausa.
Lei si irrigidì per un momento, Venerdì corse subito ad aggrovigliarsi alle sue caviglie, facendo le fusa. La sua piccola coda si drizzò e vibrò.
“Lo so, Nazar.”
Lo anticipò, mentre l’ansia che le prese il ventre riuscì parzialmente a sostituire la piacevole sensazione di poco prima.
Certo, ne sono consapevole, tuttavia te lo dirò comunque: parlagli, oggi. Non rimandare ancora.
Altra pausa.
Ho notato del movimento che non mi è piaciuto affatto e non… non sono tranquillo. Devi concludere i tuoi affari… entro questo fine settimana dobbiamo raggiungere Amber.
A Boriana.
“Lo so” ripeté lei.
Non aveva idea di come spiegare a Nick che avrebbe dovuto trasferirsi a Boriana per qualche tempo. E con così poco preavviso.
Che scusa avrebbe dovuto usare?
Era sicura che lui l’ avrebbe presa malissimo.
La ragazza sospirò tra sé, Giovanni spense la sigaretta e la adocchiò.
“Tutto bene, Anv?”
“Sì, sì…”
“Se ti stai preoccupando per sta sera, andrai alla grande. Ricordo com’è esibirsi in un locale per la prima volta, ma sono sicuro che impazziranno per te. Fammi un sorriso, dai!”
Anvil sorrise, contenta che il suo malumore fosse stato interpretato a quel modo. Non avrebbe dovuto inventarsi scuse…
In tutti i casi, quell’uomo era adorabile.
“Lo so, sono in buone mani. Grazie, Giovi.”
“Puoi dirlo, piccola.” Rincarò Nick, baciandole la testa. Subito dopo, un messaggino risuonò nella sua tasca e si staccò un momento da lei per recuperare il cellulare dalla felpa. Lesse e sollevò le sopracciglia. “Ehm, amore, Denise ci invita a pranzo.”
“Oh, volentieri! Non la vedo da un pezzo.”
Sì, le serviva proprio… così non avrebbe pensato a tutto quel casino che le si agitava in testa per almeno un po’.
Inoltre, avrebbe potuto archiviare il brutto presentimento che già un paio di volte le aveva fatto capolino sotto pelle, al pensiero della serata che li attendeva al Rock pub.
Era sicuramente solo un’impressione.
Sì. Era soltanto stanca.
Una parte fin troppo recondita della coscienza dell’Arith si augurò di non star raccontandosela, solo per ficcare come sempre la testa nella sabbia.
Purtroppo, nessuna di quelle constatazioni giunse a Nazar.
Il Crusian stava riprovando una delle sedute Reiki su Rudy nell’intento di farlo star meglio, e per il momento non avvertiva quei pensieri.
Se li avesse percepiti e lei avesse dato credito a quanto le stava passando dentro, forse, quella sera molte cose sarebbero andate diversamente…
...o forse no.
Il karma, d’altronde, trova sempre la sua via.
Che sia in bene o in male."
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Voci extra:
Emanuele Bolognari (Lo Zucco) in Giovanni