"Si era nutrita avidamente di tutti quei momenti di libertà, delle cose più piccole e stupide, delle risate scatenate per le ragioni più frivole.
Sentiva che non li avrebbe avuti per sempre, anche se non sapeva spiegarsi il perché.
Non avrebbe mai creduto di poter mettere i piedi in un’altra dimensione, prima di Rèstìa.
Stava accadendo sul serio?
Le pareva pazzesco.
Per Rudy non pareva bastare mai niente, a ogni modo.
Non doveva avere paura.
Poteva fare più di così, lo sapeva.
Di più, di più, di più.
Voleva solo un po’ di tregua, da tutta quella roba astrusa e fantascientifica.
Essere lasciata in pace e fuori dal cerchio delle aspettative di tutti per cinque, dannati, fottutissimi minuti.
Nicolas le mancava come l’aria.
Si abbandonò contro la rete, premendoci sopra la fronte, e lasciò che il pianto le scivolasse finalmente fuori dalle labbra in un impeto liberatorio che non lasciava mai ascoltare a nessuno.
Non quel tipo di pianto, no.
Nemmeno a Nazar.
La risposta di Markus venne sovrastata da un boato improvviso che sopraggiunse alle loro orecchie, facendoli trasalire.
Il reticolato era stato fuso come un’insignificante pannello di cartone, i bordi bruciacchiati dell’enorme foro scintillarono.
La torma caliginosa, che aveva attraversato la rete metallica schiantandosi all’interno della fabbrica, si lanciò nel cielo nero prendendo velocità e tornò indietro, fustigando l’aria con il fracasso di quei versi spacca cervello che l’Arith conosceva ormai molto bene."
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Voci Extra:
Gianluca Ricotta ("Solo un sentore") in Markus