"Dio, che inquietudine quegli occhi.
Quanto aveva avvertito in Nazar era più forte di qualsiasi altro sentimento ricordasse di aver mai sentito, in lui.
L’ aveva fissata con la fronte infossata e lo sguardo luminoso ricolmo di una moltitudine di sentimenti per lei indecifrabili, mani intascate.
“Ritengo che il tuo addestramento si concluda qui, Anvil.”
La ragazza sobbalzò, ritrovandosi di nuovo sprofondata nel luminoso sguardo di Nazar.
“… Che?”
“Non sei emotivamente in grado di proseguire, come temevo.” Riprese Nazar. “E non ho alcuna intenzione di sprecare ancora il mio tempo con chi non abbia il coraggio di affrontare i propri demoni interiori.”
L’ intonazione fu tanto granitica da paralizzarla.
Fu come una scudisciata sul capo.
Quelle parole la fecero tremare dalla vergogna e dalla frustrazione e distolse lo sguardo, percependo gli occhi bruciare.
Rudy sospirò, grattandosi la testa.
“Inoltre, sappi che non intendo trascorrere nuovamente un’intera giornata a cercarti credendoti morta. Se vuoi fuggire e non essere trovata, fallo Anvil, scappa.” Si lasciò sfuggire poi l’uomo, in un’ atipica inflessione emotiva. Deglutì, e qualcosa gli scattò nella trachea. Dopodiché si alzò dalla panca in un gesto secco, si inoltrò nel corridoio e svanì.
L’Arith incominciò a singhiozzare, col volto ancora nascosto tra le mani. Non riuscì a trattenersi e strillò di rabbia, mandando in tilt le luci.
L’appartamento si ritrovò nel buio."
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Voci Extra:
Gianluca Ricotta ("Solo un sentore") in Markus