"Solo in quel momento gli occhi gli caddero sulla scritta a bomboletta spray, impressa sulla colonna in cui Ascar ed Anvil se ne stavano poggiati, davanti a loro, attorniata dai murales scoloriti.
Recitava:
“Se è destino, succederà!”
Avrebbe dovuto essere un messaggio positivo e incoraggiante, eppure in quel momento gli sovvenne che poteva riferirsi all’inevitabilità delle cose buone quanto a quella delle cose cattive.
Rudy incominciò a cantare, tenendo dapprima lo sguardo puntato sul fuoco. Nazar, ancora dando loro le spalle ed in piedi accanto al ruscello, voltò impercettibilmente il capo nella loro direzione per fissarlo.
La voce del ragazzo increspò lo scudo trasparente che li nascondeva, facendolo ondeggiare leggermente, mentre le labbra dal rossetto sbiadito di Sarita si piegavano verso il basso.
Per qualche ragione davvero stupida, Giovanni sentì un nodo stringergli forte la gola inasprita dal tabacco.
Qualche lacrima sfuggì agli occhi di Sarita, facendo un bagno assieme alla luna.
Solo Nazar lo notò, e non disse nulla.
Rimase di spalle e con le mani in tasca, ad ascoltare la canzone consumarsi.
Era successo, dunque.
Non l’aveva ancora pronunciato ad alta voce, ma Rudy aveva espresso il suo primo, reale desiderio.
Ed ecco che il destino del ragazzo che aveva terrorizzato il Crusian prendeva una forma concreta e si imprimeva nel tempo, in un inevitabile momento già scritto.
Se ne rimasero così, ascoltando Rudy e Giovanni parlare e Sarita canticchiare qualcosa che stavano mandando in radio, con la sua fantastica voce roca.
“Ti amo, bambina.”
Il fiato di Nazar era irregolare ed il suo corpo tremava leggermente, avvinghiato a quello di lei.
Anvil sorrise da dietro la spalla dell’uomo e lo strinse di più.
“Anche io ti amo, Nazar.”
Un amore come quello era molto raro, Anvil se ne era resa conto nel momento in cui entrambi lo avevano esternato, perché non aveva niente a che vedere con un rapporto tra amanti, tra padre e figlia o tra un maestro e un allievo.
Quello era amarsi sconfinatamente per ciò che si era, profondamente, forte e per sempre, anche al di là della vita.
Era quello, il vero amore.
L’Arith si rese conto di quanto fosse stata fortunata a provare quel sentimento tanto puro, e sospettò che difficilmente lo avrebbe incontrato in qualcun altro."
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Voci Extra:
Emanuele Bolognari (Lo Zucco) in Giovanni
