"Il volto di Anvil venne alterato dalla paura, e scoprì nel proprio animo un moto primitivo di terrore puro.
In quel momento non si sentì un’Arith Roboante, ma la ragazzina che tremava sotto le coperte del suo vecchio letto a castello, nel buio, sentendo gli spiriti che graffiavano il legno e scuotevano violentemente le sbarre del parapetto.
“Anvil, ti sento, calmati.”
La voce di Rudy le affiorò nella mente, facendola sobbalzare.
Lo guardò, ma lui teneva ancora gli occhi fissi sotto di sé, proseguendo con la formula. Il laghetto aveva cominciato a ribollire.
“Non posso interrompere il rituale, perciò dovrai occupartene tu. So cosa sta accadendo, ma se mi fermo per aiutarti poi dovrò ricominciare da capo, e non abbiamo tutto questo tempo.”
Lei strinse il pugnale, deglutendo.
“Non puoi lasciargli valicare la protezione, prima che abbiamo finito quello che siamo venuti a fare.”
L’Arith si impose la calma e allungò il braccio.
Richiamò lo scettro nella mano libera, sentendo il corpo fremere.
Il dorso del bastone si illuminò di rune, vibrando sommessamente.
Qualcosa voleva venire fuori, dritto da dentro il suo spirito.
Lo avvertì d’improvviso e chiaramente.
Aveva… fame.
Rudy infossò la fronte, studiando la ragazza.
“… Sei pronta?”
“Facciamolo, cazzo.”"
Giovanni infilò un drum tra le labbra, gettandosi un’occhiata attorno.
La barriera reggeva, le persone erano incantate e miti, tutto stava andando per il meglio ed i mostri si erano allontanati.
Eppure, era lì.
Era lì che Giovanni sarebbe morto."
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Voci Extra:
Emanuele Bolognari (Lo Zucco) in Giovanni