Articolo del mese novembre-dicembre 2022
Alcune riflessioni su Teosofia e Società Teosofica,
di Graziella Ricci,
legge Francesco Pisani
Graziella Ricci, Presidente del Gruppo Teosofico “Ars Regia” di Milano in questo articolo riflette sulle possibilità che la Teosofia offre per intraprendere un percorso di chiarimento interiore e di risveglio agli aspetti invisibili del mondo, raggiungibili, come insegnano la stessa Teosofia e la fisica quantistica, solo se si riesce ad alzare la propria frequenza vibratoria. Per fare questo non sono sufficienti lo studio e la lettura; sono necessarie anche l’ascolto, una mente aperta e una interazione con l’altro con cuore empatico.
L’autrice approfondisce il significato di due termini della cultura giapponese: Il primo è quello di ikigai, “che significa scoprire la passione che dà senso alla propria vita ed è un termine da tenere sempre presente perché se la passione per la ricerca spirituale è intensa essa può provocare una grande svolta psicologica”; il secondo è quello ichigo-ichiè, “che potrebbe tradursi come “ogni momento è irripetibile” o anche “l’arte di rendere unico il momento””.
Dopo aver citato gli esempi di Mondrian e del mistico tedesco Jacob Bohme, Graziella Ricci sottolinea: “Ma ricordiamoci che l’Amore (e quindi la scoperta del mondo invisibile) comincia da un io e un tu, cioè dalla relazione con l’altro e da un ascolto totale e senza pregiudizi e aperto al silenzio interiore”.