"Metto piede sul primo scalino e Nazar perde altro colore, proprio davanti ai miei occhi.
Aggrappo il corrimano con forza facendolo vibrare, colta da un’ondata incontrollabile di panico.
Nazar è bianco.
Completamente bianco.
Mi avvicino a lui, allungando appena le dita come per paura di finire risucchiata da qualcosa, venendo a contatto con il piccolo occhio. L’espressione nella sua pupilla nera, nient’affatto toccata dall’evento inspiegabile, lancia a me la solita richiesta sembrando ormai un piccolo insetto disperso in un mare innevato. È gelido al tatto, come mai l’ho sentito, o almeno così mi pare.
Forse sono solo suggestionata dalla situazione, ma è come tenere in mano un cubetto di ghiaccio che non si scioglie.
Le orecchie se ne stanno zitte e la sensazione di presagio torna a fare capolino nei suoi vestiti stanchi, inseguendo le bizze del mio cuore. Non fosse per la sua solita aria vigile, o anche per il formicolio che sento tra le dita ogni volta che lo tocco, giurerei che Nazar fosse…morto.
Morto? Non so neanche come dovrebbe saltarmi in testa una cosa di questo genere.
Come dovrebbe morire qualcosa che forse non è neanche viva, mi domando confusa stringendolo in un pugno.
Come può morire un portafortuna? Un dannatissimo portachiavi del cavolo?
“Si va?”
La voce della mia amica riesce a sorprendermi mentre sto ancora così, incantata nell’ennesimo mistero. Infilo il pugno in tasca.
“Si va.”
Nazar voleva essere nuovamente portato con me, il messaggio mi è sembrato lampante, quindi sono certa ci sia ancora una scintilla di vita in lui. Scuoto la testa tra me.
Andiamo, vecchia mia, dopo tutto questo tempo non puoi davvero credere che sia solo un portachiavi.
Non puoi davvero convincerti di essere pazza, né puoi davvero raccontarti ancora cazzate come il fatto che Nazar non possa morire.
Questo perché lui è vivo.
È vivo, e tu lo sai benissimo.
Non cercare di raccontarti bugie.
Usciamo dal condominio mentre la mia testa rivive l’immagine di Nazar che sbiadisce, qualcosa che, probabilmente, non potrò scordare mai più."