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Stefano Sardo, protagonista al Riviera International Film Festival 2025 di un incontro pubblico sull'arte della scrittura, parla a FredFilmRadio del suo lavoro di sceneggiatore e regista.

Reduce dal David di Donatello per la Miglior sceneggiatura non originale per la serie "L'arte della gioia" diretta da Valeria Golino, e adattamento dell'omonimo libro di Goliarda Sapienza, Sardo racconta: "Dovrebbe esserci sempre la volontà di stupire anche nella scrittura, per uscire fuori dall'omologazione e dall'idea di dover battere le stesse strade. La scrittura è una visione e non deve inseguire uno scopo. Nel caso de "L'arte della gioia" siamo partiti da un romanzo che era già spericolato. La nostra fortuna è stata che abbiamo portato avanti la sua spericolatezza anche nella scrittura della serie e grazie a una regista libera come Valeria".

Poi riguardo alla differenza tra regia e scrittura, Sardo, che recentemente ha diretto "Muori di lei", aggiunge: "Scrivere può essere un parto doloroso, mentre la regia è sempre una festa".