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L'impronta del governo tedesco sulla nuova Commissione europea. Oggi il sì del Parlamento di Strasburgo ai nuovi commissari. "Il presidente Juncker è un mediatore, è filoeuropeo, farà di sicuro meglio dell'uscente Barroso", sostiene Piero Ignazi, politologo dell'Università di Bologna. Ma l'austerità resta il profilo prevalente della nuova Commissione. "Il governo di Berlino è forte della potenza economica della Germania - dice Ignazi - la cancelliera Merkel non ha dei meriti propri, anzi è un politico di basso profilo, capace solo di conservare lo status quo". Le alternative? "Troppo labili - per Ignazi - le speranze legate alla Spd tedesca o alla Francia di Hollande, anche se da Parigi possono arrivare sorprese". Renzi e Tsipras? "L'Italia resta un paese debole, la Grecia è irrilevante perchè economicamente sfasciato. Entrambi non possono essere perni di un'alternativa", conclude Ignazi.