PRESENTAZIONE
Chi risparmia la verga odia il figlio suo
Proverbi 13, 24
A distanza di più di mezzo secolo siamo ora in grado di comprendere che quell'assenza di chiarezza nei documenti conciliari fu premeditata con l'inganno, proprio per nascondere - sotto l'apparenza di un Concilio ecumenico, approvato da molti Cardinali, Arcivescovi e Vescovi di tutto il mondo - quello che oggi possiamo definire, con le parole di monsignor Marcel Lefebvre, "il colpo da maestro di Satana".
Questo studio ha il rarissimo merito di non cercare di minimizzare o negare la natura sovversiva e rivoluzionaria del Vaticano II. A mio avviso, ciò è dovuto al fatto che la formazione ecclesiastica dell'Autore non risente del peso ideologico della generazione precedente, in gran parte determinato dalla consapevolezza di essere stato ingannato e di non aver saputo opporre la necessaria resistenza a un'autorità che, forse per la prima volta nella storia della Chiesa, è stata applicata per demolire, non per costruire, e per diffondere l'errore, non per condannarlo, disperdendo così il gregge del Signore invece di proteggerlo da lupi famelici.
In queste pagine l'Autore dimostra di possedere una piena padronanza degli strumenti di interpretazione e di analisi senza pregiudizi, ma allo stesso tempo di non chiudere gli occhi di fronte ai gravi problemi presenti nei documenti conciliari e a come questi siano stati messi in pratica. Ha il coraggio e l'onestà di guardare non a ciò che il Concilio avrebbe potuto essere, ma a ciò che si è rivelato dopo sessant'anni, giudicando così l'albero dai suoi frutti: un albero corrotto con frutti avvelenati, lasciati proliferare nonostante l'evidenza della loro nocività, semplicemente perché il corpo ecclesiale ha creduto che, negandone l'esistenza, avrebbero salvato dalla morte coloro che ne sarebbero stati nutriti.
Spero che questo lavoro venga letto ampiamente, convinto che fornisca una valutazione obiettiva di ciò che il Vaticano II ha dimostrato di essere per la Chiesa e per il santo popolo di Dio. Gli errori del passato ci permetteranno di evitarli in futuro, solo se li riconosceremo come tali e conseguentemente vi faremo ammenda; ignorarli o negarli, alla luce dei danni che hanno causato al corpo ecclesiale e all'umanità intera, ci renderebbe complici di un tradimento di cui dovremo rendere conto a Dio e alla Storia.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
20 gennaio 2022
Ss. Fabiani et Sebastiani Martyrum