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Description

Armando Buonaiuto
Questo vuoto d'intorno
"Torino Spiritualità"
http://www.torinospiritualita.org
http://www.circololettori.it

Torino Spiritualità costruisce uno spazio di riflessione sul vuoto e sulle sue numerose forme, esplorando questa presenza impalpabile ma pervasiva. “Questo vuoto d’intorno. Smarrirsi / / Raggiungersi” è la XXI edizione del festival, ideato dalla Fondazione Circolo dei lettori e curato da Armando Buonaiuto, in programma dal 15 al 19 ottobre al Circolo dei lettori e delle lettrici, in teatri, chiese, cinema, spazi della cultura a Torino. In un’epoca dominata dall’eccesso di impegni, oggetti e esperienze, Torino Spiritualità propone di guardare al vuoto non come a una mancanza da colmare, ma come a una dimensione da abitare, soglia aperta sull’inatteso, spazio di contemplazione di sé e del mondo. Pensatrici e pensatori, voci della teologia, della scienza, della letteratura e della filosofia accompagnano il pubblico in un percorso fatto di parole, silenzi e domande radicali sul senso dell’esistere.
«Per paradossale che sia, il vuoto riempie le nostre giornate manifestandosi sotto molteplici apparenze: a volte confortanti come la quiete di “una stanza tutta per sé”, altre volte angoscianti come lo scricchiolio di un pavimento troppo sottile per reggerci. Ma qual è in definitiva la natura di questo vuoto? Vortice e sorgente, precipizio e rifugio, il vuoto è lo spazio sospeso di ogni divenire possibile», afferma Armando Buonaiuto, curatore di Torino Spiritualità.
«Se da un lato c’è un vuoto che vogliamo fuggire, dall’altro ce n’è uno a cui miriamo. Oggi che le nostre giornate sono travolte da sollecitazioni continue, il vuoto non è soltanto mancanza ma anche spazio di libertà, persino di sollievo: una pausa necessaria in cui sottrarsi all’eccesso e ritrovare misura.» dichiara Giuseppe Culicchia, direttore della Fondazione Circolo dei lettori.
Il festival prende il via martedì 14 ottobre con l’anteprima Concerto al buio del compositore, musicista e sound designer Teho Teardo: un’esperienza di puro ascolto che dopo il MAXXI di Roma e la Triennale di Milano, approda al Circolo dei lettori e delle lettrici in doppio spettacolo (h 18.45 e h 20.45). Distesi a terra, immersi nell’oscurità, i partecipanti saranno guidati in cinquanta minuti di viaggio sonoro tra registrazioni ambientali notturne effettuate nelle foreste al confine tra Italia, Austria e Slovenia.
La giornata inaugurale di mercoledì 15 ottobre si apre alla Chiesa di San Filippo Neri (h 18.30) con Questo vuoto d’intorno, questo vuoto di dentro, dialogo tra il teologo Vito Mancuso e il fisico Guido Tonelli, moderato dal curatore del festival Armando Buonaiuto: tra scienza e spiritualità, un invito ad accogliere l’enigma del vuoto e della sua vertigine. Segue una serata di appuntamenti: al Circolo dei lettori e delle lettrici lo psicoanalista Claudio Widmann riflette sul rapporto tra inconscio ed energia con Il vuoto del mozzo fa girare la ruota (h 21); al Cinema Romano l’astronauta Paolo Nespoli e il sacerdote Luca Peyron, moderati dalla giornalista scientifica Elena Cestino, dialogano intorno a I vuoti, lo spazio: esplorare il cielo per dare senso alla Terra (h 21).
Giovedì 16 ottobre la giornata si apre al Circolo (h 10.30) con Per la vicenda eterna delle cose, incontro con lo scrittore e poeta Daniele Mencarelli dedicato alle scuole. Segue Natura abhorret a vacuo? con Donatella Puliga e Guido Bertagna Sj, a cura del Centro Ignaziano di Spiritualità (h 11.30). Nel pomeriggio, tre appuntamenti: al Circolo, Vuoti e pieni nel cammino alla ricerca di senso con il Comitato Interfedi della Città di Torino (h 18) e, sempre nelle sale di Palazzo Graneri della Roccia, il Death Café di Torino Spiritualità con il medico e scrittrice Giorgia Protti e l’antropologa Cristina Vargas (h 18), mentre alla Biblioteca dell’Educatorio della Provvidenza: Oltre il vuoto con Gianni Gentile, Antonio Dematteis e Michele Genisio (h 18). Al Cinema Romano, il filosofo Maurizio Ferraris inaugura il ciclo di lezioni “I maestri del sospetto” con La morte di Dio non è più quella di una volta (h 18.30), riflessioni sul presente a partire da Nietzsche. In serata, all’Ospedale Mauriziano, il Gruppo Stanza del Silenzio propone Il vuoto che riempie, il silenzio che parla (h 20.30). Quattro diversi appuntamenti chiudono la giornata: al Teatro Vittoria lo spettacolo Il vecchio e il marlin con Roberto Abbiati (h 21); al Circolo dei lettori e delle lettrici Marco Vannini con Vuoto, perché Dio lo abiti (h 21); sempre al Circolo l’incontro interreligioso Zero Metafisico con Giuseppe Momigliano, Mulayka Laura Enriello e Sonia Brunetti Luzzati (h 21).
La quarta giornata di Torino Spiritualità, venerdì 17 ottobre, si apre al Circolo dei lettori e delle lettrici con Stefania Verde e Matteo Suffritti sj che meditano su una pagina biblica in La corsa di Gesù e dei suoi testimoni, a cura del Centro Ignaziano di Spiritualità (h 11.30). Nel pomeriggio la Biblioteca civica della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” ospita Dentro l’invisibile. Storie, parole e silenzi oltre le mura, una tavola rotonda che restituisce dignità alle voci di chi vive in detenzione, a cura di Arianna Balma Tivola e con la partecipazione di educatori, psicoterapeuti, tanatologi e operatori penitenziari, a cura del festival Il rumore del lutto (h 15). Di nuovo al Circolo dei lettori e delle lettrici, Maria Grazia Prandino e Paolo Monaco sj riflettono sull’esperienza ignaziana del dare e ricevere in Prendi, ricevi, dammi, a cura del CIS (h 16.30). La serata si apre con tre percorsi paralleli: al Polo Culturale CAM Francisca Vairo Scaramuzza ed Ermanno Savarino affrontano i grandi interrogativi esistenziali in Domande senza risposta (h 18); al Circolo l’artista e viaggiatore Stefano Faravelli dialoga con Andrea Bocconi in Verso Capo Horn: il taccuino per reimmaginare il mondo (h 18); al Teatro San Giuseppe il teologo Vito Mancuso e l’attore Gabriele Goria, accompagnati dalle musiche originali di Simone Campa, portano in scena la lezione-spettacolo L’arciere è il bersaglio, ispirata al celebre Lo Zen e il tiro con l’arco di Eugen Herrigel (h 18). A seguire, al Circolo, si tiene Colmare un vuoto o cercare la Pienezza?, dialogo tra religione e politica che vede confrontarsi l’imam Yahya Pallavicini, Lama Paljin Tulku Rinpoce, l’assessore Maurizio Marrone e i senatori Lucio Malan e Francesco Verducci, moderati da Mikail Mocci (h 18.30).
La sera si accende di suggestioni: al Teatro San Giuseppe il cantautore Brunori Sas e il monaco Guidalberto Bormolini, con la moderazione di Armando Buonaiuto, si interrogano sull’amore e sul vuoto in Solamente un grande vuoto che a guardarlo ti fa male (h 21); al Circolo dei lettori e delle lettrici la sociologa Maria D’Ambrosio esplora le dinamiche dell’invidia nell’era digitale con Invidia. Il tuo pieno è il mio vuoto (h 21); all’Unione Culturale Antonicelli l’attore Saulo Lucci dà voce al pubblico in Hell o’Dante. Un canto scelto dal pubblico, viaggio dantesco che lascia spazio al rischio dell’imprevisto (h 21).
La quinta giornata di Torino Spiritualità, sabato 18 ottobre, prende avvio con quattro appuntamenti in contemporanea. Al Cinema Massimo la lezione Anche questo è fame di vento: Enzo Bianchi, fondatore della Comunità di Bose e di Casa della Madia, legge e commenta il libro di Qohelet, gioiello di sapienza dell’Antico Testamento capace di illuminare le disillusioni del nostro tempo (h 10). Al Circolo dei lettori e delle lettrici, con Lettere dalla vacuità, i monaci Zen Dario Doshin Girolami ed Elena Seishin Viviani, con la voce narrante di Gabriele Goria, rendono omaggio a Shunryū Suzuki Roshi, indimenticato maestro di buddhismo Zen (h 10). Al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, lo scrittore e poeta Daniele Mencarelli riflette su Caproni e Sbarbaro, poeti dell’abisso, dove il vuoto è assenza radicale o mancanza di Dio (h 10). Alla Moschea Dar As-Salam, infine, prende avvio il ciclo Conversazioni nelle moschee di Torino con Ismail Sikder e Idris Abd al-Razzaq Bergia, che esplorano il tema Il vuoto e la pienezza nella vita tradizionale del musulmano (h 10).
Al Circolo dei lettori e delle lettrici, Gualtiero Graglia e Ferruccio Ceragioli meditano su La voce del silenzio a partire da una pagina biblica (h 11.30), mentre la teologa Adriana Valerio conduce Le donne e il vuoto, riflessione sulla fecondità spirituale del vuoto uterino (h 11.30). Contemporaneamente, al Teatro Gobetti, Paolo Scquizzato e Maciej Bielawski, accompagnati dalla danza classica Odissi di Antonietta Fusco, tracciano un Lessico della rarefazione, alla ricerca delle metafore del mistero (h 11.30). Al Cinema Massimo il ciclo I maestri del sospetto prosegue con Vuoto del mondo, vuoto di sé, lezione di Vittorio Lingiardi che ripercorre Freud e il concetto di perdita tra psicoanalisi, cinema e poesia (h 12).
Il pomeriggio comincia al Cinema Massimo, dove Luigi Maria Epicoco mette in dialogo Marguerite Yourcenar e Sant’Agostino sul tema Il vuoto e la vertigine (h 14). Al Museo del Risorgimento, Loredana Blasi e l’abate Bernardo Gianni dialogano con Armando Buonaiuto in Più forte della morte è l’amore, incontro sulla resilienza dei genitori colpiti dalla perdita di un figlio (h 15). Alla Moschea del Misericordioso, prosegue il ciclo delle Conversazioni nelle moschee di Torino, con gli interventi di Kassab Boutcha, Alija Salihovic e Abd al-Adil Mustafa Roma (h 15). Al Teatro Gobetti, il maestro buddhista Lama Michel Tulku Rinpoche invita a fermare l’affannosa corsa di ogni giorno con Dove vai così di fretta? (h 15.30). Al Circolo dei lettori e delle lettrici lo scrittore olandese Tommy Wieringa, in dialogo con il giornalista Eugenio Giannetta, presenta I conquistatori del vuoto, tra letteratura e testimonianza dal fronte ucraino (h 16.30

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