Anno 2180. Si aggirava un uomo a Stalingrado, nella piazza centrale. Mentre il futuro correva veloce, un lento si alzava, era un blues: lo spirito del Natale che era sopravvissuto a tutte le precedenti catastrofi nucleari. Un sorriso. Il Natale era alle porte. Aveva giĆ ordinato il nuovo invio di missili su Marte.