Gelato con tre bale è stato girato nell’ultimo mese di vita di mio nonno Enrico Zenti detto Rico. È un ritratto della linea sulla quale si dividono la sanità e la salute. Come ci si prende cura di un corpo senza essere formati per farlo, e come si sia impreparati a prendersi cura delle relazioni.
È la storia di un nucleo familiare che affronta per la prima volta un lutto. Inoltre è il ritratto della scomparsa di un ruolo, quello del “capofamiglia”, che per secoli ha regolato i rapporti familiari e che nel dopoguerra è andato via via scomparendo.