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Description

"Vi allacciate i lacci in modo sbagliato”, disse il mago col cappello a bombetta,
sparendo poi dentro il forno.
A lungo puzzava di bruciato, non facevamo che sbatter le palpebre perchè
la casa spariva e riappariva, sempre però mantenendo il suo cortile
e l’albero, la salitella, le sue aiole.
Qualcuno ci disse che succede sempre così dopo ogni sacrificio d’innocenza,
e noi dopo aver espresso le nostre condoglianze a tutti
gli addolorati dell’estraniazione, ci siamo messi a mangiare alla loro tavola,
nudi ci siamo coricati nel loro letto.
Abbiamo tenuto pulito il forno nel caso venissero altri maghi coi loro doni,
per dirci che il nostro amore era quello giusto.
Mangiavamo avvelenate mele confezionate, il tetto di cioccolato
e le scale di zucchero candito.
Ci si strofinava le cosce con la cenere, nel sonno ci baciavano le statue,
i nani entravano nel nostro ventre.
Prestammo la nostra voce a quell’uomo che strillava


STRACCIVENDOLO


E non abbiamo mai più cucinato.

Da: https://poesiainverso.com/2021/05/10/athina-titaki-poesie/