In Sud Africa, Nduduzo MAKHATHINI era già circondato dalla musica da bambino. Proviene infatti da una famiglia musicale, la madre pianista, il padre chitarrista, ed è stato sempre esposto alla musica, inclusa quella tradizionale degli Zulù.
“Negli anni -afferma- ho capito che se ti sottoponi alla musica o al sogno che hai, è madre natura ad occuparsi del resto”.Ha all’attivo 4 album:
• ‘Sketches of Tomorrow’
• ‘Mother Tongue’: nominato come miglior album jazz al SAMA 2015
• ‘Listening To The Ground’: nominato come miglior album jazz urbano al MMA del 2016 e miglior album jazz al SAMA 2016
• ‘Matunda Ya Kwanza’
• ‘Icilongo-The African Peace Suite’
• ‘Inner Dimensions’
Si è recentemente esibito al Blue Dan Jazz alle Mauritius, al National Arts Festival, al Joy of Jazz, allo Stockholm Jazz Festival in Svezia e al Cape Town Jazz International Festival.
A cura di Emanuela Chiriacò
Con Angelo Marzo, regia Andrea Pontecorvo
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