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Può una macchina sentire il sapore della cioccolata?
Federico Faggin, l'inventore del microprocessore che ha reso possibile l'era digitale, ha scoperto un'ironia suprema: più perfezionava i computer, più capiva che mai avrebbero potuto essere coscienti. Nel suo libro "Irriducibile", il pioniere dell'informatica dimostra che la coscienza è un fenomeno quantistico irriducibile, non replicabile attraverso il calcolo.
In questo episodio del podcast "La mia vita spaziale", esploro la tesi rivoluzionaria di Faggin: la coscienza non emerge dalla materia, ma è la materia a emergere dalla coscienza. Un ribaltamento totale del materialismo, supportato dalla fisica quantistica.
I temi chiave dell'episodio:
Il paradosso del creatore: Faggin ha vissuto sulla propria pelle che costruire macchine più intelligenti rivela l'abisso tra calcolo e sentire. I computer manipolano simboli senza coglierne il significato.
La coscienza come fenomeno quantistico: Faggin dimostra che i qualia (le esperienze soggettive) obbediscono alle stesse leggi delle particelle subatomiche - sono privati, non clonabili, irriducibili.
Il mondo fisico come linguaggio: Lo spazio-tempo non è la realtà fondamentale, ma l'interfaccia comunicativa attraverso cui le coscienze si raccontano reciprocamente ciò che sperimentano.
L'amore come ontologia: L'esperienza mistica di Faggin rivela che l'amore non è un sentimento, ma il tessuto stesso dell'esistenza - è comunicazione tra coscienze.
Dove finisce davvero la mente e dove inizia l'universo? Faggin ci mostra che è la domanda sbagliata: sono due prospettive della stessa realtà.
⏱️ Timestamp principali:
00:00 - Introduzione: dove finisce la mente e inizia l'universo?
05:15 - Federico Faggin e il paradosso del microprocessore
10:30 - La coscienza come fenomeno quantistico
18:45 - Lo spazio C, I, F: coscienza, informazione, fisica
25:20 - Il mondo esterno come comunicazione tra seiti
32:10 - L'esperienza mistica di Faggin: l'universo fatto d'amore
40:00 - Perché i computer non saranno mai coscienti
48:30 - Libero arbitrio e determinismo quantistico
55:00 - Conclusioni: siamo l'universo che contempla se stesso
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Tag: coscienza, intelligenza artificiale, filosofia della mente 
https://youtu.be/10rg2joce3E


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© Andrea Brugnoli – Tutti i diritti riservati.