Nel ventitreesimo episodio della terza stagione di Vitamina L siamo in compagnia di Michele Visconti, che ci parlerà del suo libro "Il ponte di ghiaccio".
Doveva essere solo un giro di poker, per ammazzare la noia e fare qualche soldo. E invece per un gruppo di amici universitari si spalanca un abisso di violenza. Braccati da una coppia di poliziotti rinnegati, killer che non guardano in faccia a nessuno, devono venire a capo di un segreto del passato e lottare per avere salva la vita.
Michele, oltre a parlarci del suo libro, risponderà ad alcune domande tratte dal Questionario di Proust.
Giovane Holden Edizioni | www.giovaneholden.it
Sinossi "Il ponte di ghiaccio":
Ci sono grandi accadimenti di cui si parla per giorni, per settimane, per mesi, che scuotono una comunità intera e che finiscono come per imprimersi nella coscienza di tutto un paese. Di essi si sviscerano le dinamiche, le cause e le conseguenze, e diventano in qualche maniera esperienze comuni. Ma mille sono le storie che sono attraversate da quello stesso momento fatale che va sotto gli occhi di tutti e che restano comunque nel mistero, nel privato di una vicenda segreta, e che nessuno conoscerà mai se non per caso, o per racconti ritenuti anche improbabili.
Claudio Morelli è un giovane nel limbo tra gli esami per diventare avvocato e il praticantato presso uno studio di Roma. La sua vita deve ancora imboccare la propria direzione definitiva, e lui può concedersi qualche piccola avventura con gli amici e i coinquilini. A maggior ragione se in un modo o in un altro ci si può guadagnare qualcosa. Come una buona partita di poker, per esempio.
È questo, un capriccio giovanile con un po’ di brivido, la scintilla che dà il via a una travolgente serie di vicissitudini imprevedibili. Claudio e la sua compagnia si ritrovano loro malgrado a correre su e giù per l’Italia, invischiati in una vicenda ben più grande di quanto si sarebbero aspettati, che si colora sempre più dei toni neri e violenti del thriller. Il romanzo scorre su un ritmo incalzante e ricerca un realismo pieno e avvolgente. Fino al momento di tensione estrema, quando sarà un fatto impensabile a prendere le redini della narrazione e a dettare la soluzione ai protagonisti.