Il più lungo blackout della storia recente di piattaforme sociali, ci lascia il tempo di pensare alle nostre strategie digitali.
Tu, per esempio, usi solo una piattaforma per comunicare con i tuoi followers?
E se si ripresentassero dei problemi?
Ieri ho scritto questo post e oggi l'ho ampliato a voce
A mente fredda, torno a ragionare su quello che è successo ieri.
Si parla, come ho detto nell'audio giornaliero, di un errore tecnico, probabilmente umano, ma questo non toglie il fatto che chi usa unicamente questi mezzi "in affitto" abbia avuto un danno anche economico
Se uso gruppi FB per fare dirette con i miei follower, se organizzo interviste su Instagram, se avevo pianificato di mostrare dei prodotti in un momento specifico o se uso WhatsAspp per ricevere ordini e prenotazioni.
Le soluzioni a questi inconvenienti (che saranno sempre più frequenti) a mio avviso sono 3.
1. Diversificare la propria presenza on-line (un po' come gli investimenti ed effettivamente non stiamo investendo sulle piattaforme) in modo da essere trovati comunque dai follower.
2. Realizzare delle proprie piattaforme autogestite. Con questo intendo anche solo la realizzazione di siti mono pagina (landing pages) dove possiamo comunicare in autonomia per non abbandonare i followers.
Oltre a questo bisogna anche "educare" i propri seguaci ad andare su queste piattaforme senza passare per i megafoni dei social.
3. Pregare la Madonna, Manitù, il Prodigioso Spaghetto Volante o chi vuoi tu perché queste cose accadano di rado visto che stiamo costruendo un sistema informativo estremamente fragile
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We are the Net: un podcast su società, culture, filosofie, digital marketing, tecnologie e spiritualità.
Ideato e condotto da Fabio Mattis alias lo Sciamano Digitale
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