Tra la deposizione di Gesù nel sepolcro e la sua gloriosa Resurrezione, c’è un momento su cui nella giornata di sabato santo è bello meditare: la discesa al Limbo. Ed è opportuno meditarlo proprio in un momento in cui tanti teologi neo-modernisti negano l’esistenza del Limbo.
Il Limbo, come ci insegna la Chiesa, non è uno stato, una condizione delle anime, ma un luogo nella profondità della terra confinante con l’Inferno e perciò chiamato ad inferos. In questo luogo stavano prima della Resurrezione tutti i Giusti, non solo quelli appartenenti al popolo ebraico, ma anche i pagani che avevano rispettato la legge divina e naturale. Nessuno di loro poteva però entrare in Cielo fino a che il sacrificio redentore di Cristo non li avesse liberati dal peccato originale. Nel Limbo erano anche, e sono tuttora, i bambini morti senza battesimo, con il solo peccato originale. Essi non possono entrare nel cielo dei beati, ma neppure possono essere accomunati con i dannati dell’Inferno.