Sulle montagne e nelle aree pedemontane di entrambi i versanti delle Alpi occidentali è diffuso il culto di molti santi, venerati sia singolarmente che collettivamente come “martiri della Legione Tebea”. Questi soldati, secondo la tradizione agiografica tutti cristiani, non vollero sacrificare agli dei pagani. Per questo motivo in 6.600 trovarono il loro martirio prima con la “decimazione”, poi con l’eccidio totale, sotto l’imperatore Massimiano (285-310).