Un senso di vertigine coglie chi oggi, a cento anni dalla fondazione del PCI, apre il libro rosso del comunismo italiano e della sua ideologia totalitaria. Non è facile dare ordine razionale all’insieme di condizionamenti ideologici, finanziamenti segreti, ricatti, fedi cieche e pulsioni omicide, che caratterizzò il comunismo internazionale. Di certo, la dimensione più inquietante fu quella genocida, tanto più spaventosa, perché impossibile da quantificare, nemmeno per approssimazione.