"La durata della vita non dipende da me. Vivere pienamente non dipende che da me" - Seneca
Viviamo nell'età dell'impazienza. I social network ci hanno riempito le giornate di dopamina e guardiamo il cellulare quasi 3.000 volte al giorno. Ci avete mai riflettuto?
Sulla suggestione di un post di Maddalena Agnelli, HR Communication Specialist, che riprendeva un articolo di Annamaria Testa su Nuovo e Utile, che avevo letto il giorno prima, ho pensato di riflettere su un tema per me profondo: la pazienza.
Ci vuole pazienza. Con i figli, con i collaboratori, i compagni, i clienti. In coda, al telefono, in auto. Pensate quante volte abbiamo bisogno di contare fino a 100 per trattenere le emozioni?
In questo episodio ho voluto condividere con voi un po' di esperienza con qualche riflessione perché alla pazienza associo:
- il respiro (e non ho parlato su Telegram)
- la consapevolezza dello stare
- la lentezza
- la capacità di attendere.
Possiamo allenarla? Sì, è importante farlo da subito. E ritroveremo la pace e anche un po' di speranza. Cominciate ascoltanto questo episodio. Un po' diverso dagli altri.
