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Poco fa, alla fine di maggio, il leader della Lega Matteo Salvini ha espulso il consigliere regionale ed ex assessore a Padova. La sua colpa è quella di avere sostenuto a Mestrino, un comune di circa 10 mila anime, il suo ex vice sindaco e non il candidato del partito.
A luglio Salvini ha espulso Paolo Grimoldi, storico militante della Lega colpevole di avere criticato la linea del segretario e avere chiesto a gran voce i congressi.
Erano tre i consiglieri regionali espulsi in Lombardi a fine 2022. Il consiglio dei saggi della Lega (ai tempi composto da Calderoli, Giorgetti, Bosatra, Centemero) parlò addirittura di “tradimento”.
A marzo di quest’anno è stato espulso l'ex segretario regionale della Liga, ex sindaco di Vittorio Veneto e al tempo europarlamentare Gianantonio Da Re. Aveva contestato le scelte di Salvini sulle candidature alle elezioni europee, in primis il generale Roberto Vannacci. A casa.
A giugno Salvini ha espulso il consigliere regionale veneto Gabriele Michieletto accusato di “polemiche strumentali, inutili e dannose contro la Lega”. Erano i giorni in cui il fondatore del partito Umberto Bossi aveva annunciato che alle elezioni europee avrebbe votato Forza Italia. Bossi non è stato espulso, ovviamente.
In questi giorni l’europarlamentare Roberto Vannacci ha annunciato di avere fondato il suo movimento politico. I suoi accoliti dicono che potrebbe anche diventare un partito, chissà. Si chiama “noi con Vannacci”, così simile a quel “Noi con Salvini”. Ovviamente tutto accade senza congressi, senza nulla.
Vannacci l’ha fatta più grossa degli espulsi ma Salvini tace, è mansueto. Il capitano in certe occasione diventa mozzo.

#LaSveglia per La Notitzia

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