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Un cambiamento culturale può avere un effetto tangibile e misurabile sulla società, influenzando il benessere sociale. Il progetto "Welfare Cult: relazioni, cultura e benessere" si basa su questa premessa e ha l'obiettivo di contrastare gli effetti di esclusione sociale, precarizzazione e marginalizzazione che portano alla povertà, inclusa la povertà educativa, accentuata dalle conseguenze della pandemia. L'approccio innovativo adottato considera la cultura come uno strumento generativo di benessere per le comunità coinvolte. L'iniziativa è stata presentata durante una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Raffaello ed è realizzata attraverso una partnership tra una rete di 12 partner e 22 associazioni locali. Il progetto ha il sostegno della Regione Marche, che ha destinato risorse ministeriali specifiche per la sua realizzazione, dopo un processo partecipativo con le principali rappresentanze del Terzo Settore.

int. Luigi Biagetti, presidente ACLI Marche, capofila del progetto di rete Welfare Cult.

L'approccio innovativo ha ottenuto l'apprezzamento dell'assessore Chiara Biondi, che ha sottolineato l'importanza di avvicinare la cultura e il Terzo Settore per promuovere il welfare.

Int. Chiara Biondi, assessore regionale

Il progetto prevede numerose attività, come il teatro sociale, eventi nelle aree svantaggiate, passeggiate naturalistiche nelle dimore storiche, promozione di politiche per migliorare la cultura digitale degli anziani e l'educazione al consumo sostenibile. Ci saranno anche laboratori intergenerazionali, rassegne teatrali, cineforum, eventi musicali e presentazioni di libri.

Int. Immacolata De Simone, Dirigente Settore Istruzione, Innovazione sociale, Sport della Regione Marche

Il progetto, avviato nell'aprile di quest'anno, si concluderà nel gennaio del 2024.