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LETTERE ALLA REDAZIONE: L'IMPOSSIBILITA' DELL'AMICIZIA UOMO-DONNA di Don Stefano Bimbi
Gentile redazione di BastaBugie,
vi leggo da anni e siete stati molto importanti per me che sono giovane per formarmi nella fede cattolica visto che in parrocchia non trovavo che banalità e impreparazione anche in quelli che avrebbero dovuto educarmi, come ad esempio i catechisti.
Adesso vi scrivo per chiedervi un consiglio in un tema per me abbastanza oscuro e delicato. Lo chiedo a voi perché il sacerdote da cui mi confesso regolarmente non ha saputo darmi una risposta soddisfacente.
In questi giorni ho conosciuto, tramite i social, una ragazza che abita vicino a me appena maggiorenne che è molto dolce e simpatica e, per quello che ho potuto capire, anche di sani principii (per esempio è contraria all'aborto e non vuole avere rapporti sessuali prima di una stabilità economica - anche se non ha espressamente detto dopo il matrimonio -, e anche altre cose).
Quindi le ho proposto un'uscita di gruppo (io invitavo alcuni miei amici, e lei alcuni dei suoi), ritenendola la modalità migliore per potersi conoscere inizialmente, senza correre troppo in fretta. Lei ha accettato, proponendo però di conoscersi in un'uscita solo io e lei, almeno per la prima volta (tipo un caffè al bar o un gelato insieme), dicendo anche che non le dispiacerebbe se, un giorno, ci trovassimo per guardare un film insieme.
Tutto questo nonostante mi abbia detto fin da subito che lei ha il fidanzato e che lo ama molto, spiegandomi che comunque cerca sempre nuovi amici; anche per via di rapporti non proprio idilliaci con i suoi vecchi compagni di classe, che l'hanno portata ad essere una ragazza molto sola.
Al mio timore sulla possibile reazione del fidanzato, lei mi ha rassicurato dicendomi, testuali parole del messaggio, "lui mi dice sempre che io non sono un animale in gabbia e che ho il diritto di avere amici" e "vuole che io non sia sola come mio solito"...
Dato che comunque questa ragazza, oltre a essere simpatica, è anche carina, mi sono fatto alcune domande di cui non ho risposta certa.
Premesso che accetterei volentieri anche un rapporto di amicizia con lei, mi chiedo (e vi chiedo) se sia lecito, da un punto di vista morale, provarci con una ragazza che è già fidanzata. Oppure in tal caso si commette peccato?
E se, conoscendosi meglio, lei mi proponesse di fidanzarsi con me per N motivi, lasciando "a piedi" il suo attuale ragazzo, mi chiedo (e vi chiedo) se sia lecito accettare. Oppure è meglio rifiutare?
Ringraziando in anticipo auguro una buona serata.
Niccolò
RISPOSTA DEL SACERDOTE
Caro Niccolò,
capisco bene la complessità della situazione, perché tocca dinamiche affettive, morali e relazionali che non sono mai semplici da affrontare, soprattutto quando vi è di mezzo la sincerità del cuore e il desiderio di fare la cosa giusta.
Da quanto mi racconti, questa ragazza ti ha colpito positivamente, sia per la sua dolcezza che per alcuni valori che dimostra di avere. Ed è bello che tu abbia cercato un modo rispettoso per conoscerla, proponendo inizialmente un'uscita di gruppo, proprio per non forzare i tempi, né le intenzioni. Il fatto che lei abbia proposto invece di vedervi da soli, nonostante abbia chiarito subito di avere un fidanzato che ama, aggiunge un certo grado di ambiguità alla situazione, che è bene guardare con attenzione.
Ti poni una domanda molto importante: è lecito, moralmente parlando, "provarci" con una ragazza già fidanzata? La risposta, nella prospettiva del Vangelo e di una visione cristiana delle relazioni, è molto semplice e chiara: no, non è lecito. Anche se il fidanzamento non è un sacramento, è comunque un legame affettivo che va rispettato. Cercare intenzionalmente di entrare nella vita sentimentale di una persona già impegnata, sperando che magari cambi idea o lasci il proprio partner, significa esporsi al rischio di agire con poca trasparenza e poco rispetto per l'altro, anche se non ci si accorge subito. La tentazione di dire a sé stessi che “non si fa niente di male” può mascherare il desiderio, più o meno consapevole, di occupare un posto che al momento non ci spetta.
Diverso è il caso in cui sia lei, liberamente e senza alcuna pressione, a decidere di chiudere la relazione con il suo attuale ragazzo. In quel caso, se lei fosse davvero libera da altri legami, tu potresti valutare con coscienza se accettare o meno un suo eventuale desiderio di iniziare qualcosa con te. Ma anche in questo caso, sarebbe importante andare con i piedi di piombo: capire bene le sue motivazioni, se è mossa da un sentimento autentico o solo dal bisogno di sentirsi meno sola; valutare se è passata per un tempo sufficiente di riflessione e di “guarigione” dopo la relazione precedente; e infine, guardare con onestà anche dentro di te, per capire se sei pronto ad accogliere questa persona per quella che è, con la sua storia, i suoi eventuali dubbi e ferite.
Capisco anche il desiderio sincero di coltivare con lei un'amicizia. Questo, in linea di principio, è possibile. Ma è importante essere molto onesti con se stessi. Se già dentro di te senti che sta nascendo un'attrazione o una speranza che la situazione cambi, allora bisogna essere prudenti. L'amicizia tra un ragazzo e una ragazza è un mito. Non possiamo nascondere la nostra natura umana e cioè che da bambini i maschi preferiscono stare con i maschi e le femmine con le femmine. È solo con l'adolescenza che le femmine iniziano ad essere interessanti per i maschi. Poi appena si raggiunge una stabilità sentimentale si torna a frequentare le persone dello stesso sesso. Prendi ad esempio una cena dove ci sono molte coppie sposate. Vedrai che a tavola ciascuno tende a sedersi accanto al proprio partner in quanto l'altro potrebbe prenderla a male se viene ignorato. Così le convenzioni sociali vengono rispettate, ma appena la cena finisce e ci si alza in piedi, la natura riprende il sopravvento e si tendono a formare due gruppi, quello maschile e quello femminile. Ovviamente sto parlando di una tendenza e salvo le dovute eccezioni che però confermano la regola: i maschi sono attratti dalle femmine principalmente per la questione sessuale. Non è cattiveria o mancanza di educazione, è che siamo fatti così. Dio ci ha fatti così, ed è cosa buona.
Se non si tiene conto di quello che è la natura umana e si coltiva una relazione amicale di un ragazzo con una ragazza è facile che si nasconda (anche inconsapevolmente) il desiderio di qualcosa di più. Così facendo si rischia di far soffrire se stessi, di ingannare l'altro e, in definitiva, di non vivere nella verità.
In sintesi, la cosa più giusta da fare in questo momento è rispettare la relazione che lei ha già, custodire i tuoi sentimenti con delicatezza e pazienza, e non forzare le cose. Se un giorno lei dovesse essere davvero libera e le vostre strade si incrociassero ancora, potrai allora valutare con serenità e coscienza. Fino a quel momento, ti invito a custodire il cuore nella luce della verità e del rispetto. È questo che rende limpido l'amore e matura la libertà.
Ti auguro una buona giornata e ti benedico di cuore.