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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8241

LOUIS DE WOHL, L'AUTORE DI ROMANZI STORICI CATTOLICI di Rino Cammilleri
 
Molti di noi hanno i suoi libri in casa, anche perché li consigliava don Giussani. Sto parlando di Louis de Wohl, che fu sceneggiatore di film, astrologo e infine scrittore esclusivamente cattolico. Qualcuno, lo so, storcerà il naso a sentir parlare di astrologia, perché la Chiesa la condanna. In verità la condanna è per l'astrologia "predittiva", quella che pretende di conoscere il futuro, non per quella "descrittiva".
Mi spiego con un esempio: vuoi fare un viaggio dopodomani ma gli astri sono sfavorevoli. Ebbene, nulla toglie che tu faccia un piacevole viaggio anche con astri sfavorevoli. In realtà la Chiesa cominciò a prendere le distanze dall'astrologia solo nel XVI secolo, quando certi "maghi" rinascimentali pretesero di fare l'oroscopo a Gesù, nato il 25 dicembre; dunque, secondo loro, nel Capricorno. In realtà Cristo non è "nello" Zodiaco, ma ne è il centro, il Sole, come ben lo dipinse Leonardo nell'Ultima Cena. Ma veniamo al Nostro. Si chiamava Mucsinyi Wohl Lajos, ed era un ungherese nato a Berlino nel 1903.
Suo padre era capitano degli ussari, ebreo ma di religione cattolica. Sua madre era austriaca, cattolica anch'ella e anch'ella ebrea (baronessa Dreyfus). Il padre, congedatosi, divenne avvocato e poi giudice. Infine, fu braccio destro dell'ambasciatore austro-ungarico a Berlino, ruolo che gli valse un titolo nobiliare da parte di Francesco Giuseppe. L'impero cattolico, infatti, era tutto fuorché antisemita: le famiglie ebraiche premiate con la nobiltà per servizi allo Stato erano quasi 300. Il padre si arricchì con affari minerari, ma morì nel 1914. La Grande guerra causò la rovina economica della famiglia. Il giovane Ludwig (traduzione di Lajos) dovette lasciare gli studi e impiegarsi in una banca berlinese, il cui direttore, Guttman, era amico di famiglia. Ma era troppo creativo per restarci. Infatti, nel 1924 lasciò l'impiego per fare il disegnatore di moda.
RACCONTI SUI GIORNALI
Da lì, grazie a Guttman, passò alla cinematografia, scrivendo sceneggiature prima mute e poi sonore. Conobbe Alexandra Betzold detta Putti, figlia di un uomo d'affari ebreo e di una nobile romena.
In realtà Putti era figlia della sola romena, che l'aveva avuta con un tedesco ariano fuori del matrimonio. Anche lei, comunque, era spiantata, perciò Louis si mise a scrivere racconti d'avventura a puntate per i giornali. A quei tempi la cosa era abbastanza redditizia: i capolavori di Dickens, Verne, Dumas erano nati cosi. Da qui, anche, la mole delle opere: più puntate scrivevano e più incassavano. Ludwig, dalla fervida fantasia, poté così permettersi la frequentazione del bel mondo, grazie anche al suo titolo. Nel 1930, a un ballo, il principe Enrico, consorte della regina Guglielmina d'Olanda, presentò a Ludwig von Wohl il barone Harald van Hoogerwoerd, il quale, dopo averlo stupito con alcune descrizioni del carattere suo e di sua moglie rivelatesi esatte, lo affascinò all'astrologia, e da allora Wohl non ebbe altro per la testa. Venne il 1933, i tedeschi elessero Hitler come cancelliere. Il Nostro, cattolico come Edith Stein ma come lei ebreo, risolse che era meglio cambiare aria. Si trasferì in Inghilterra e Lajos-Ludwig cambiò nome per la terza volta, diventando Louis de Wohl. Seconda guerra mondiale. Fino all'ingresso degli americani, gli inglesi ebbero gravi problemi con il fin lì invincibile Reich. Quel che temevano di più era un'invasione, arrivando, secondo una certa leggenda, a schierare sulla Manica una serie di "streghe" che lanciavano maledizioni contro i tedeschi.
ARRUOLATO DAI SERVIZI, POI IL SUCCESSO MONDIALE
Sia come sia, forse le streghe no, ma gli astrologi sì, visto che il Nostro, col grado di capitano, venne arruolato nei servizi segreti britannici e assegnato al Soe (Special operation executive) del MI5. Fu incaricato di creare un falso di Nostradamus, una serie di quartine manoscritte in francese, "ritrovate" e tradotte in tedesco, che profetizzavano le vittorie di Hitler a cui seguiva il di lui assassinio.
Per convincere i riluttanti Usa a entrare in guerra al loro fianco gli inglesi ricorsero a ogni mezzo.
Anche a quello di mandare il loro astrologo ufficiale a New York. Qui il Nostro aprì un ufficio di propaganda e si diede, in conferenze, a spiegare gli oroscopi comparati di Napoleone e Hitler, tesi ad assicurare gli uditori che gli astri stavano dalla loro parte. Tornato a Londra, venne consultato a proposito del previsto sbarco in Normandia. L'operazione era troppo estesa perché le spie tedesche non si accorgessero dei preparativi. Insomma, i tedeschi sapevano bene che la Fortezza Europa sarebbe stata attaccata. Ma non sapevano in quale punto. De Wohl disse ai suoi superiori di star tranquilli perché gli astri erano favorevoli a Hitler, perciò quest'ultimo sarebbe stato indotto a sottovalutare gli allarmi. Come ricompensa, a cose finite, nel 1946 il Nostro ebbe la sospirata cittadinanza britannica. Rimasto vedovo, andò a stabilirsi in Svizzera, a Lucerna, dove nel 1953 si risposò con la cattolica Ruth M. Lorch. Quest'ultima era una Dama dell'Ordine del Santo Sepolcro e tramite lei il marito venne insignito del titolo di Commendatore nello stesso Ordine.
Louis de Wohl divenne così conte palatino lateranense. Dedicatosi esclusivamente alla scrittura, pubblicò alcune opere di astrologia nelle quali esaminò i temi natali di personaggi come Gandhi, Hitler, Mussolini, Roosevelt, Churchill, Chamberlain, Daladier, Göring, Pio XII e altri vip. Anche un romanzo, di fantasia, nel quale adombrò la figura del famigerato occultista Aleister Crowley (che Mussolini aveva espulso dall'Italia). Ma durò poco, perché la sua vera vocazione erano i romanzi storici con protagonisti gli eroi della tradizione cattolica. Ne scrisse moltissimi, in inglese, e furono tradotti in tutto il mondo; qualcuno di essi ebbe anche la riduzione cinematografica. Qui elencherò solo quelli che hanno una versione italiana: Il gioioso mendicante (su san Francesco d'Assisi); La città di Dio (su san Benedetto da Norcia); L'albero della vita (su sant'Elena, madre di Costantino); L'ultimo crociato (su don Giovanni d'Austria, il comandante di Lepanto); La liberazione del gigante (su san Tommaso d'Aquino); La mia natura è il fuoco (su santa Caterina da Siena); Attila, la tempesta d'Oriente; Una fiamma inestinguibile, l'avventurosa vita di Sant'Agostino; Giovanna la fanciulla guerriera (su santa Giovanna d'Arco); La lancia di Longino; Il filo d'oro (su sant' Ignazio di Loyola); Infiammare ogni cosa (su san Francesco Saverio); Davide di Gerusalemme; Giuliano, l'imperatore apostata; La gloriosa follia (su san Paolo). Papa Pio XII in persona gli chiese di scrivere una storia della Chiesa. Eseguì e Fondata sulla roccia fu la sua ultima fatica, prima di morire nel 1961.