Il titolo della tredicesima puntata della stagione numero due di J-TACTICS, trae spunto da: "Ogni maledetta domenica", titolo originale appunto Any given Sunday, che è un film del 1999 diretto da Oliver Stone.
"Ogni maledetta domenica si vince o si perde, resta da vedere se si vince o si perde da uomini".
Parole e musica di Tony D'Amato alias Al Pacino.
Miami, Florida, gli Sharks sono una squadra di football in crisi di risultati.
L'allenatore è Tony D'Amato interpretato da un monumentale Al Pacino.
D'Amato è un coach vecchio stile, capace e stimato nell'ambiente, spesso osteggiato dagli addetti ai lavori.
Nella conferenza stampa che chiude il film, nella quale l'allenatore D'Amato si dispiace della finale persa contro San Francisco, tutte le divergenze interne che inquinavano l'atmosfera della squadra sembrano ormai appianate.
D'Amato annuncia che dall'anno successivo sarà il nuovo allenatore degli Albuquerque Aztecs e cambierà aria.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo specifico alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare l'ultima parte del 2019 juventino.
Qualche prestazione zoppicante in campionato, la brutta e scialba prestazione in Supercoppa italiana giocata in Arabia Saudita, dove per la seconda volta in poco meno di un mese i bianconeri vengono sconfitti dalla Lazio di Simone Inzaghi.
Probabilmente le buone prove contro Udinese e Sampdoria in campionato avevano illuso l'ambiente ed ingannato il mister, clima reso ancor più elettrico dal fatto che in quest'ultimo match qualche responsabilità in più per la pessima prova della squadra è attribuibile anche a mister Sarri, il quale è stato sottoposto al fuoco di fila dei nostalgici del suo predecessore.
Le acque da agitate sono poi divenute burrascose per effetto delle parole, dell'allenatore in seconda Martuscello, secondo il quale l'attuale staff tecnico è arrivato in un gruppo ed in una società già vincente e dove sarà difficile ottenere fin da subito risultati migliori rispetto al passato, e che comunque servirà del tempo per alzare l'asticella del gioco e delle prestazioni.
Le parole di Martuscello sono state prevedibilmente strumentalizzate.
Il nuovo anno coincide poi con l'apertura della sessione invernale del calciomercato.
I bianconeri si rendono subito protagonisti in una duplice chiave.
In negativo, secondo alcuni, per essersi lasciati sfuggire il talento del Salisburgo Erling Håland.
In positivo poi, per essersi comunque assicurati il promettente svedese di proprietà dell'Atalanta ma in prestito al Parma, Dejan Kulusevsky.
Nel giorno della befana poi, il match con il temibile Cagliari di Maran allo Stadium.
I bianconeri, contrariamente alle prestazioni degli anni passati alla ripresa post natalizia, sono apparsi atleticamente in palla e lucidi mentalmente, sconfiggendo con un secco 4-0 gli ospiti.
Un 2020 che parte con tanti quesiti.
Di una cosa siamo certi anche in questo 2020 per la Juve, come sempre del resto, così come diceva Al Pacino:
"Ogni maledetta domenica si vince o si perde, resta da vedere se si vince o si perde da uomini".
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