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Description

Claudio Spinosa legge Giuseppe Vetromile

Attendo la parola in bilico sul foglio
quella che mi darà fortuna in una parentesi
breve della sera
o sul cumulo delle ore mi pianterà
una bandiera di tregua nella schiena

A queste mie longitudini quotidiane
vige l’assetto del ricevente
tutto quello che si può contenere
in un angolo d’alba
rassodato dal sole nascente
è bene accetto

Perciò attendo

Passerà un giorno l’amen sulle mie carte
mi impedirà tutto l’amore possibile

e il sogno finalmente prenderà forma
materia plasmata dal cuore
in una notte insonne

e i grilli nascosti sulle cime delle case
canteranno esili
la luna sull’antico convento dei frati domenicani
unico languore ancora in essere
e unico rimpianto

Perciò attendo

L’altro domani dopo il fuoco dal vulcano
forse verrà di nuovo

e noi ancora saremo inermi
agli occhi d’un cosmo in abbandono.