Claudio Spinosa legge Bruno Mohorovich
Preferisco la mia compagnia
percosso dal vento solitario.
A piccoli sorsi ingoio la mia vita
sciogliendo i pensieri nel ghiaccio.
Indifferenti sfilano parole e risate
che scompongono la mia testa
in tanto che gli occhi seguono
i cubetti disciolti in astratte forme.
Scombinato,
disordinatamente rilego
le mie consumate pagine.