TESTO RADIOFONICO
Classe IC - Scuola Sec. I° Grado F. De Larderel – Larderello (PI)
(Testo introduzione programma e saluti, tema della puntata, la conduzione è affidata a turno agli
alunni)
Frammento Musicale ( La Sagra della Primavera di I. Stravinskij)
- Buongiorno a tutti, oggi vogliamo parlare di pittura e musica, immagine e suono.
Frammento Musicale (c.s.)
- È possibile parlare per radio di immagini? Come possiamo comunicare a chi ci ascolta un colore o
una forma? E la musica può aiutarci in questo?
L’artista che per primo crea un’opera astratta, nel 1910, è Kandinsky (1866 – 1944), pittore di
origine russa.
Egli sostiene che la PITTURA è simile alla MUSICA: come i SUONI, le MELODIE e i RITMI
costituiscono il linguaggio musicale senza nessuna necessità di fare riferimento al mondo reale, così
LINEE, FORME e COLORI costituiscono il linguaggio della pittura e possiedono una forza
comunicativa anche quando non rappresentano figure della realtà.
Nelle opere di Kandinskij l’armonia dei colori corrisponde a quella dei suoni musicali.
Nel 1912 Kandinskij pubblica “Lo spirituale nell’arte”, in cui illustra i rapporti che uniscono i
colori e le forme ai suoni e alle EMOZIONI.
Frammento musicale (c.s.)
L’artista fa corrispondere il giallo alla tromba, l’arancione a una campana, il rosso alla tuba, il viola
al fagotto, il blu al violoncello, l’azzurro al flauto, il verde al violino. Il bianco
è un non-suono, è una pausa fra una battuta e l’altra. Il nero la pausa finale di un’esecuzione
musicale.
Dopo aver collegato ciascun colore a un suono, Kandinskij afferma che ogni colore produce un
effetto particolare che fa vibrare le corde dell’anima.
Il legame dell’arte di Kandinskij con la musica è evidente fin dai titoli delle sue opere: impressione,
improvvisazione, composizione, termini che ricorrono anche nei brani musicali.
Per Kandinskij dipingere è come comporre un brano musicale: la musica, infatti, senza imitare i
suoni che udiamo abitualmente, riesce a comunicarci profonde emozioni. Allo stesso modo l’artista,
senza imitare la realtà, deve trasmettere con i colori il senso di armonia e di spiritualità racchiuso
nella sua anima.
Uno dei punti teorizzati da Kandinskij riguarda proprio l’effetto che i colori suscitano su di noi.
Egli è convinto che ognuno di essi produca delle immediate reazioni psicologiche: il giallo, ad
esempio, sembra espandersi e avvicinarsi allo spettatore, mentre il blu si contrae e si allontana.
INTERMEZZO
PUBBLICITÀ!
(Jingle eseguito dagli alunni)
Vernice UMORCOLOR, l’ultimo… e unico… ritrovato per cambiare le emozioni!
Sei arrabbiato?
Sei frustrato?
…o peggio, sei incavolato?
Usa la vernice UMORCOLOR e tutto cambierà!
Il ROSA devi usare se la pace vuoi trovare. Se sei solo e cerchi amore usa il ROSSO di colore!
Se sei agitato, o peggio, una peste, tranquillizzati col CELESTE. Sei bighellone e a scuola non vuoi
andare? Con l’ARANCIONE ti vien voglia di studiare! Con la vernice VERDOLINA ti svegli bene
la mattina... Se sei triste o arrabbiato, buttati nel GIALLO e il cambiamento è assicurato! Se non ce
la fai più, il VIOLA ti tira su. Il fratello rompe le scatole? Non hai più tranquillità? Con la vernice
BIANCA tutto si risolverà. Non riesci a dormire ma sei stanco? Usa il NERO e non passi la notte in
bianco!
UMORCOLOR! La vernice che colora la vita!!! Allora, cosa aspetti?
Leggere attentamente il foglietto illustrativo. Consigliato ai minori di 18 anni!
JINGLE
Continuazione puntata
Ed ora divertiamoci un po’con le linee, immaginiamo, come potremmo eseguirle musicalmente?
Una linea orizzontale mi fa venire in mente un suono prolungato… lungooo, sempre lo stesso, che
non cambia mai, non si alza e non si abbassa… così:
(gli alunni eseguono)
Io, invece, se penso ad una linea obliqua, immagino un suono che sale sale sale…
(eseguono)
E tanti piccoli segmenti? Tutti questi pezzettini…
Sono come colpi di clacson, tutti uguali e intervallati da momenti di silenzio.
(eseguono)
I momenti di silenzio, in musica si chiamano pause.
E se sono puntini, allora potrebbero essere così:
(eseguono)
Una linea curva, come potrebbe essere? Io me la immagino così:
(eseguono)
Oppure così:
(eseguono)
E un suono ondulato?
(eseguono)
E una linea spezzata?
(eseguono)
Alcune mi piacciono, altre meno… per esempio la linea spezzata mi fa paura…
A me piace la linea ondulata… mi rammenta il mare, mi fa pensare alla calma.
Invece la linea obliqua mi da gioia… come quando c’è un bel gol nella partita!
E le linee curve? Come andare in altalena… che emozione!
Saluti finali
E ora, con gli strumentini costruiti da noi, vi salutiamo con un bel brano GIALLO, carico di
emozione e allegria!
La sigla finale è un brano autoprodotto dalla classe.
Programma a cura di:
Prof. Sse Rosalba Cenciarelli, Rosaria Benucci, Loredana Magni e Daniela Biondi.
Classe IC – Larderello
Musiche utilizzate: alcuni frammenti della sagra della Primavera di I. Stravinskij – Orch. Tito
Schipa – Lecce 2013.
Jingle e sigla finale autoprodotte in classe.
Conduzione: alunni IC