Unico esempio in Italia di come si possa affrontare la sperimentazione con idee fresche e geniali, evitando di proposito il presuntuoso intellettualismo dei gruppi che si credono di aver scoperto la materia sonora in un attimo e dunque di poterla usare con ridicola arbitrarietà. Con Emergenze andiamo dritti verso le musiche da film degli anni ’70. La prima parte, più minimalista, costruita con piano/synth, piatti e suoni metallici, sembra creare la suspense tipica dei gialli/thriller del periodo. La seconda parte del brano ci proietta direttamente a bordo di una navicella spaziale dei film fantascientifici di quegli anni, tra i suoni luminosi dei mega-computer.
Spazio di sei note è un buon esempio di improvvisazione realizzata con pianoforte, batteria e sax ma con una strana caratteristica: è limitata all’esecuzione di note che vanno dal FA al SIb (praticamente lo spazio di sei note).
Una sorta di continuazione di Spazio di sei note è Esserci. In questo caso, però, la componente “rumoristica” è predominante (tra gli altri va sottolineata la presenza di un gatto). Da notare la voce lirica e la fisarmonica del finale.