Questa volta: l'esordio nel lungo di finzione per l'artista Cosimo Terlizzi, che nella sua Puglia racconta di un momento di passaggio per un 17enne che fa avanti e indietro fra la casa di campagna e Bari, nella quale incontra un gruppo di ragazzi. Diversi modi di vivere e diverse possibilità, scelte istintive e scelte fatte da altri, e una natura un po' amata un po' preccupante. Un film non compiutissimo ma con un interessante protagonista.
Poi, un altro esordio, quello di Valerio Mastandrea alla regia, che racconta con humour e umanità il dilemma di una donna appena rimasta vedova ma che, il giorno prima del funerale, non riesce a piangere come sa che dovrebbe. Intorno a lei il figlioletto e poi il genero, in un film ameno e che meritava qualche attenzione in più.
