Trave nel nostro occhio e pagliuzza nell’occhio del fratello. Non c’è ragione di confonderle, ma sarebbe ipocrisia anche assolvere l’altrui pagliuzza per non condannare la propria trave o viceversa. Il professore dell'Università Cattolica Enrico Reggiani, docente di Letteratura inglese, commenta il Vangelo di lunedì 22 giugno