Solo con un rivolgimento dei sensi – che non si lasciano più sedurre dall’apparenza, ma imparano la sensibilità dello Spirito – si può vedere il Risorto laddove prima si piangeva solo il cadavere scomparso di un morto. Il teologo dell'Università Cattolica Raffaele Maiolini commenta il Vangelo di martedì 14 aprile