⁉️ Di cosa parleremo?
00:00 Intro
1:43 LA SEO
3:15 La SEA
05:21 I Social Media
07:03 Email Marketing
09:05 Qualche altra Considerazione
10:23 Outro
🔔 Iscriviti al mio canale: http://www.youtube.com/channel/UCdp5dPYvnFT4dcDBeJ6T6pw?sub_confirmation=1
🌍 Visita il sito: https://www.lavocedeldaimon.it/test-della-personalita-cosa-sono
🎤 Ascolta il podcast: https://www.spreaker.com/show/la-voce-del-daimon
✍️ Trascrizione ✍️
Nell'episodio precedente abbiamo definito che cos'è l'internet marketing e perché ne parliamo qui sulla voce del daimon, in questa puntata invece vediamo come impostare una strategia base di internet marketing senza farsi troppi patemi, cercando di fare solamente i passi necessari.
Quindi, come creare una strategia di internet marketing?
Per creare una strategia di internet marketing base devi:
Fissare gli obiettivi
Fare un'analisi dei tuoi punti di forza e delle tue debolezze
Analizzare la competizione
Stabilire chi saranno i tuoi utenti
Fare un piano degli investimenti
Fare un piano di azione
Misurare
Vedi che non sono andato troppo nello specifico dei canali e degli strumenti che si possono utilizzare. Una strategia di ottimizzazione per i motori di ricerca necessita di strumenti e azioni che, per forza di cose, sono diverse da una strategia pensata per fare campagne pubblicitarie a pagamento, magari su Facebook piuttosto che con Google Ads.
A loro volta queste saranno diverse da campagne di email marketing, ma sia l'ottimizzazione per i motori di ricerca, che campagne pubblicitarie a pagamento, che email marketing rientrano sotto l'ombrello di "internet marketing".
Quello su cui ci concentriamo noi, invece, sono tutti quei passi, processi e azioni che sono comuni all'internet marketing come strumento di promozione in generale.
Partiamo dal primo passo: fissare i propri obiettivi. Fissare i propri obiettivi non è semplice perché c'è il rischio di fissare obiettivi vaghi o generali, oppure obiettivi troppo "alti" o troppo "bassi".
La teoria degli obiettivi SMART dice che dobbiamo fissare obiettivi specifici, misurabili, raggiungibili, realistici e temporizzabili. Quindi, invece che dire "voglio aumentare il traffico sul mio sito ", sarebbe meglio "voglio raggiungere 10.000 utenti al mese dai motori di ricerca entro la fine dell’anno ".
Qui l'obiettivo è specifico, raggiungere 10000 utenti al mese, lo posso misurare con strumenti come Google Analytics e temporizzabile perché dico "entro la fine dell'anno"; ma deve essere anche realistico è raggiungibile.
Se ho un sito messo on-line a novembre, sarà ben difficile che io riesca a raggiungere i 10.000 utenti al mese entro la fine dell'anno. Ma se ho un sito ben avviato, con traffico e so di avere tempo e risorse disponibili, allora questo obiettivo potrebbe essere sia raggiungibile che realistico.
Questo, è ciò che, da manuale, si dice in relazione agli obiettivi, che è giustissimo, solo che non tiene conto di tutti i fattori esterni su cui noi non abbiamo controllo e che potrebbero riflettersi sull'obiettivo che ci siamo dati. E poi, al di là dei fattori esterni, a me capita di fissare un obiettivo, e poi mentre ci lavoro, avere altri input o idee buone che prima non avevo considerato, ma che mi richiederebbero di deviare dall'obiettivo che io mi ero prefissato.
Secondo me, dobbiamo lasciare un po' di spazio per poterci muovere liberamente, e per dare alla nostra creatività modo di manifestarsi. Se ci incateniamo al volere raggiungere gli obiettivi a tutti i costi, rischiamo di perdere quella scintilla che, sì magari ci fa ritardare sul progetto, ma, ci fa guadagnare in un altro senso.
Poi c'è l'analisi dei propri punti di forza e debolezze.
Qui, partiamo da un’analisi SWOT, che sta per strengths, punti di forza, weaknesses, debolezze, opportunities, le opportunità e threats, le minacce, gli ostacoli.
I punti di forza, sono tutte quelle cose che ci possono aiutare nel corso della nostra campagna, ad esempio le competenze che abbiamo, le risorse da impiegare o relazioni interpersonali che possono rendere il processo più fluido.
Ad esempio, se avessi esperienza di scrittura di un blog, o avessi già avuto altre esperienze nel campo della produzione audio per cui per te sarebbe facile creare un podcast, allora questi andrebbero annoverati tra le "forze" perché sono competenze che si potrebbero integrare alla perfezione con la SEO e, più in generale con il content marketing.
Ma tra i punti di forza, è necessario rispondere anche alla domanda "perché i miei potenziali clienti dovrebbero scegliere me e non un concorrente?" In mezzo a queste "forze", è necessario trovare quegli elementi che non solo ti rendono forte, ma anche "unico". Perché tu e non qualcun altro?
I punti di debolezza, invece, sono quei fattori che potrebbero farci progredire "con il freno a mano tirato ". Sono quegli ostacoli, limiti, inefficienze, che si frappongono fra noi e il nostro progetto, ad esempio poco tempo a disposizione, poche risorse da investire, scarsa organizzazione etc.
Per portare qualche esempio: se hai un pessimo rapporto con il mondo di internet o dei computer in generale, beh, questa potrebbe essere una debolezza.
Ma anche una scarsa capacità di ottimizzare i tempi e i processi di lavoro e anche la mancanza di costanza potrebbero essere ostacoli.
Per quanto riguarda le opportunità, invece, si parla di quei fattori esterni che possono concorrere a farci raggiungere i nostri obiettivi, ad esempio l’opportunità di finanziamenti, o situazioni del mercato particolarmente favorevoli e che potrebbero riflettersi positivamente sulla nostra attività.
Parlando di finanziamenti, magari, proprio nel momento in cui vuoi avviare l’attività, escono dei bandi di assegnazione di finanziamenti che potrebbero coprire parte del budget necessario per tue campagne di social media marketing o di Google Ads.
Infine, le minacce sono quei fattori esterni che potrebbero diventare ostacoli o pericoli per lo svolgimento della nostra attività. Ad esempio instabilità del mercato, competitor particolarmente agguerriti o, come prima, situazioni contingenti, ma in questo caso sfavorevoli, che potrebbero riflettersi negativamente sulla nostra attività.
Parlando di concorrenti, potresti scoprire che il tuo concorrente principale ha fatto una fantastica campagna di ottimizzazione per i motori di ricerca e, chissà, magari è fortissimo anche nelle campagne di email marketing, o ha un canale frequentatissimo di YouTube.
Il terzo punto è l'analisi della competizione. Non andiamo troppo nello specifico, però possiamo da qualche elemento base: chi sono i tuoi concorrenti principali? Cercali su Google. Hanno un sito o un blog? Lo usano? Che cosa ci scrivono? Tu potresti scrivere delle cose più interessanti?
Se cerchi su Google il servizio che vorresti offrire, vedi annunci pubblicitari? Sai quelli che sembrano risultati "normali", ma se guardi bene nell'angolino in alto a sinistra c'è la scritta "annuncio". Beh, se li vedi, vuol dire che qualcuno ha pagato per essere lì, e chissà potresti o dovresti farlo anche tu.
Cerca anche i tuoi concorrenti su YouTube. Ci sono? Che cosa fanno? Vai sul loro sito, iscriviti alla loro newsletter e guarda che cosa mandano, ogni quanto, insomma studiali. Studia come interagiscono sui social, su Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn e così via.
Non deve essere una cosa super accurata, anche se, ovviamente, più dati raccogli meglio è. Il senso è capire in che spazio ti puoi infilare tu, e che cosa stanno facendo gli altri per avere un'idea di che cosa dovresti fare tu per fare meglio di loro.
Un altro punto molto importante è lo studio dei tuoi potenziali utenti. Anche qui non si tratta di fare un'analisi super dettagliata, ma perlomeno deve essere chiaro a chi ti vorresti rivolgere.
.
Banalmente, se vendi un prodotto per le donne incinta, il tuo blog dovrà comunicare con questo target, proponendo soluzioni ai loro problemi, ai loro dubbi e alle loro necessità. Per cui, creerai contenuti adatti ad un pubblico femminile di età compresa, indicativamente tra i 25 e i 45 anni e se vendi prodotti di fascia alta dovresti indirizzarti idealmente a persone che hanno una determinata fascia di reddito.
E poi arriva la nota dolente, ossia il budget. Eh sì, perché gira che ti rigira degli investimenti li dovrai fare. Vuoi farti fare il sito da qualcuno? benissimo, però questo qualcuno lo devi pagare. Vuoi avviare una campagna di Google ads? Perfetto, allora dovrai chiamare un consulente.
Puoi anche fare tutto da solo se vuoi, ma comunque, gli annunci vanno pagati, un sito va tirato su e seguito e questo costa in termini di tempo.
Il punto è che per essere sicuro di non trovarti senza soldi, è necessario fare un conto di quanto ti ci potrebbe volere. Potresti capire che quello che volevi fare all'inizio non te lo puoi permettere. Perfetto, perlomeno adesso sai che quella cosa non la puoi fare.
Il penultimo passo da fare è un piano di azione. Una volta che hai stabilito che vuoi aprire un blog, tirar su un e-commerce, o qualunque altra cosa, il prossimo passo è…farla. Ognuna di queste cose ha bisogno di processi e azioni diverse, per cui dipendentemente da quello che sceglierai di fare per la tua campagna di marketing, dovrai seguire una strada piuttosto che un'altra.
La questione qui è organizzarsi in modo che il processo per arrivare al raggiungimento del tuo obiettivo sia sostenibile sul lungo periodo e rimanere costante nell'attuazione dei processi che hai individuato.