Se vivi di pubblicità e i tuoi investitori ti dicono che non hanno più voglia di ritrovare le proprie campagne associate a contenuti razzisti, sessisti o che promuovono odio e violenza, fai davvero fatica a rispondere dicendo che stai facendo molto e intendi fare ancora di più persino se tutto questo è vero.
Nell’annosa irrisolta e, per taluni versi, irrisolvibile questione della lotta al c.d. hatespeech nelle ultime ore sta accadendo qualcosa di nuovo e significativo anche se, non è mai tutto oro quello che luccica.