Roma, via Angelo Brunetti 49: "padrona" dell'aria e dei pensieri, qui, è l'arte, "da sempre", dice Fausto Fiume, "Galleria Fidia" il nome con cui io l'ho salvato sul telefono, perché lui e la sua galleria sono davvero un'entità unica. Nata cinquant'anni fa, la Galleria, per l'intuizione di un padre carabiniere appassionato ed esperto d'arte, che la aprì lasciando l'Arma e che così mantenere e sviluppare i contatti con le (non) tante artiste - ma questo è un altro discorso - ed i tanti artisti che in quegli anni 60 del 1900 rendevano Roma il cuore pulsante (anche se non economico) dell'arte contemporanea italiana.
Alla Galleria Fidia espone in questo periodo Alberto Timossi, scultore.
Le sue opere scultoriche utilizzano materiali industriali che intersecano ambienti naturali, li attraversano, se ne fanno attraversare; pietre e radici che contaminano, urtandoli, elementi artificiali, che li accolgono, e ne sono accolti, per dar vita a qualcosa di nuovo, che contiene il "dna" di entrambi e che, alla fine ma anche nel pensiero iniziale dell'artista, nei loro incontri sono segni di speranza, espressi dall'arte e dalla poesia.
albertotimossi.com
www.artefidia.com
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