Le esplosioni dei cercapersone e dei walkie-talkie costituivano la prima fase dell’offensiva che Israele aveva intenzione di condurre sul Libano e che in queste ore sta maturando in un attacco aereo su insediamenti e villaggi a sud del Pese dei Cedri. Fino a questo momento si registrano circa 200 morti, tra cui bambini, donne e soccorritori. “L’aggressione israeliana contro il Libano è una guerra di sterminio e un piano volto a distruggere i villaggi e le città libanesi”, ha dichiarato da Beirut il premier Najib Mikati. A seguito di questi attacchi, il confronto militare aperto tra le milizie di Hezbollah e l’Idf sembra ormai inevitabile. Byoblu ne discute con l’analista geopolitico Giacomo Gabellini, secondo il quale, nonostante Israele sia riuscito a cogliere di sorpresa Hezbollah in questa prima fase, l’andamento futuro del conflitto sarà tutt’altro che scontato.