Dal Nord al Sud della Sardegna si moltiplicano le manifestazioni di associazioni e i comitati che si stanno battendo perché l’isola non diventi la vittima sacrificale della speculazione energetica. Ormai da diverso tempo, infatti, è un susseguirsi di richieste per progetti eolici, fotovoltaici, ma anche rigassificatori e depositi di scorie radioattive, da posizionare sull’isola, anche a costo di distruggere un territorio unico nel suo genere dal punto di vista naturalistico e culturale.
