Nasce la Banca Europea dell’Idrogeno, strumento implementato dalla Commissione Europea per sostenere la produzione di idrogeno rinnovabile sia all’interno del Blocco che operando a livello internazionale. La banca opererà tramite 2 nuovi meccanismi di finanziamento: aste comunitarie che assegneranno sussidi sotto forma di un premio fisso per i kg di idrogeno prodotto negli Stati membri e gare internazionali per incentivare le importazioni del vettore. Obiettivo: produrre 10mln di ton di H2 verde entro il 2030, importandone un quantitativo identico. https://www.rinnovabili.it/energia/idrogeno/banca-europea-dell-idrogeno-cosa-come/
Il Consiglio di Amministrazione di Acquedotto Pugliese ha approvato la gara, per circa 100 milioni di euro, che doterà l’Italia del più grande dissalatore ad osmosi inversa, il primo impianto continentale ad uso civile del Paese. Il dissalatore sorgerà a Taranto sulle sorgenti salmastre del fiume Tara e a pieno regime produrrà circa 55.400 m3 al giorno di acqua potabile. L’entrata in esercizio delle opere è prevista per la metà del 2026.
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No secco da parte dell’Italia alla revisione della Direttiva emissioni industriali approvata il 16 marzo dal Consiglio Ambiente. Il problema? La parte del provvedimento riguardante le emissioni degli allevamenti. La proposta accolta dai ministri europei dell'Ambiente, con il no di Pichetto, prevede di applicare limiti alle emissioni di metano e ammoniaca in casi di allevamenti di bovini e suini con almeno 350 capi, 280 per il pollame, e 350 per quelli misti. Soglie ritenute troppo basse dalle associazioni di categoria italiane che hanno enfaticamente definito il provvedimento “ammazza stalle”.
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Arriva la prima cella solare in perovskite completamente stampata. Merito del lavoro dello SPECIFIC, centro di ricerca della Swansea University nel Regno Unito. Qui gli scienziati hanno messo a punto uno speciale inchiostro a base di carbonio per superare uno dei passaggi più complessi in termini di produzione su larga scala: la fabbricazione degli elettrodi, normalmente realizzati in oro e tramite evaporazione. Il nuovo inchiostro ha permesso al team di produrre un lungo rotolo fotovoltaico stampandolo direttamente su un substrato flessibile lungo 20 metri. https://www.rinnovabili.it/energia/fotovoltaico/cella-solare-in-perovskite-stampata/
Terna ha presentato il Piano di sviluppo 2023 della rete elettrica, annunciando i nuovi investimenti e le opere con cui nei prossimi 10 anni interverrà sul sistema di trasmissione per incrementare resilienza, ammodernamento e integrazione delle rinnovabili.Una strategia da 21 miliardi di euro di cui 11 andranno ad un "solo" progetto: la rete Hypergrid. Di cosa si tratta? Di collegamenti marini e aerei in corrente continua ad alta tensione che coinvolgeranno la maggior parte delle regioni italiane e che permetteranno di raddoppiare la capacità di scambio da sud verso nord. https://www.rinnovabili.it/energia/infrastrutture/terna-piano-di-sviluppo-2023-hypergrid/
Nel 2017, lo spreco di cibo globale ha generato 9,3 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente.. Una quantità di gas serra pari a quella emessa ogni anno dagli Stati Uniti e dall’Europa messi insieme. È la stima a cui arriva uno studio apparso su Nature Food che ricostruisce il peso dei gas climalteranti per ciascun singolo passaggio nella catena del valore. La fetta preponderante di emissioni viene dallo spreco di carne e prodotti animali: il 73,4% del totale. seguono poi cereali e legumi con il 20,9%, mentre radici e frutta e verdura pesano, rispettivamente, appena per il 3,3 e il 2,4%.
https://www.rinnovabili.it/agrifood/lo-spreco-di-cibo-globale-inquina-come-ue-e-usa-combinati/
Che l'inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche o PFAS sia diffuso in tutto il mondo è oramai un dato di fatto, ma un nuovo studio dell’Università della Florida ne ha individuato la presenza in un prodotto insospettato: la carta igienica. I ricercatori hanno raccolto campioni di marchi diversi venduti in tutto il mondo, riscontrando la presenza di PFAS in tutti i prodotti. Neppure i rotoli realizzati con carta riciclata potrebbero considerarsi salvi. https://www.rinnovabili.it/ambiente/inquinamento/pfas-nella-carta-igienica/
E se in un futuro non troppo lontano le batterie termiche al sale costituissero la forma più economica ed ecologica per il fabbisogno di calore domestico. A quest’obiettivo sta lavorando Jelle Houben, ricercatore dell’Università della tecnologia di Eindhoven. Houben ha dimostrato come sia possibile aumentare la velocità di carica e scarica di questi dispositivi grazie all’aggiunta di stimolanti chimici. Il prossimo passo? Realizzare con le batterie al sale sistemi di accumulo mobili per soddisfare le esigenze di riscaldamento di interi quartieri. https://www.rinnovabili.it/energia/sistemi-di-accumulo/batterie-al-sale-domestiche-capacita/