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Description

Prosegue con il secondo contributo la speciale "trilogia" che grazie a Flavio Fazzini ci introduce all'opera di Konstantìnos Kavàfis (Alessandria d'Egitto 1863 - 1933) che in vita salvò soltanto 154 componimenti della sua produzione, fatta conoscere agli amici attraverso piccole raccolte stampate privatamente.
La sua prima pubblicazione, postuma, è del 1935; in Italia il corpus integrale dell'opera di Kavafis è stato edito solamente nel 2019 (da Donzelli editore) aggiungendo alle 154, 74 poesie nascoste, per la maggior parte inedite, che Kavafis riteneva di dover conservare "segretamente", "testi da non pubblicare ma da conservare", come lui stesso annotava, e 27 poesie tra le prove poetiche più antiche, che aveva poi rifiutato negli anni successivi.
Le liriche hanno spesso carattere epigrammatico ed essenziale; lo stile è caratterizzato da un vena ironica, rivelatrice di un atteggiamento disincantato verso la realtà. "In tutto il suo itinerario poetico percorre, mirando al sublime, i varî gradi di un'esperienza estetica tanto più straordinaria in quanto congiunta alla pratica dell'amore omosessuale" come scrive la pagina a lui dedicata dalla Enciclopedia Treccani.