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Description

La montaliana «maglia che non tiene» fa eco dentro questa lirica di Magrelli che dimostra lo stesso interesse per ciò che rappresenta una rottura della regola e della cosiddetta normalità, o meglio una incrinatura, silenziosa ma insinuante, della visione del mondo comunemente accettata. "Lo sguardo singolare del poeta - come ebbe a scriverne Andrea Temporelli - riesce a cogliere i difetti, le asincronie, le mancanze che si rivelano in un pasto non consumato, assunto a metafora della vita, nell’orrore del capello la cui punta si duplica o nel movimento non più elastico di un ginocchio. Si ha comunque la sensazione di un sottile disagio dovuto alla percezione di una disfunzione recondita: l’uomo stesso è una «creatura lussata» in cui un osso si è spostato e duole".
Paola Mazzuccato ha scelto e letto la poesia di questo episodio, tratta da "Nature e venature", Mondadori, 1987.