Alle Officine Meccaniche Reggiane, tra il 1950 e il 1951, è andata in scena la più grande occupazione operaia della storia del Novecento in Italia.
Una storia di sconfitte, ma non di perdenti e a raccontare alcuni momenti emblematici è Airone Polo, il cui padre Guido è stato capo delle meccaniche generali delle Reggiane.
Attraverso le sue parole, anche chi non è di Reggio Emilia, può immediatamente cogliere il valore che ha avuto questa fabbrica: non si trattava solamente di un luogo di produzione industriale, ma di un luogo di aggregazione, di produzione culturale, di occupazione, di lotta, di affetti.