Il viaggio lampo in Florida di Giorgia #meloni per chiedere a Trump il permesso di rilasciare il ricercato iraniano (in cambio della liberazione di Cecilia Sala) umilia l'Italia e ne scardina il prestigio internazionale. Il disprezzo degli alleati è già palpabile. In qualsiasi modo finisca la vicenda del rapimento di Sala sarà un disastro per Palazzo Chigi e dintorni.
Qualora Trump si opponesse allo scambio e ciononostante il governo italiano liberasse il presunto trafficante di droni, i rapporti con il nostro maggiore alleato saranno compromessi. Se il governo non si piega al ricatto degli ayatollah, Meloni verrà descritta come una marionetta degli #usa dalla canea somarista, fascio-comunista e putiniana.
Una linea di condotta meno dilettantesca e codarda sarebbe stata molto più in linea con la retorica nazionalista e magniloquente di cui il Presidente del Consiglio si riempie la bocca.
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