Un must read. ll libro raccona di una storia vera: tre prigionieri di guerra italiani in un campo di prigionia inglese in Kenya, fuggono sul Monte Kenya. Ma la vera trama è la ricerca di un senso da dare alla vita: qual è il senso di un prigioniero di guerra? Uno che non si è battuto, uno che non ha riportato tragiche ferite. Un prigioniero è uno che aspetta, mentre i figli lasciati di pochi mesi a casa, non sanno neanche che faccia abbia. Come si fa a vivere così? Per quanto tempo poi? Quando finirà la guerra? Qual è stato il senso di questa guerra e di questa prigionia? Per non impazzire, Benuzzi (che poi diventerà un ambasciatore italiano) capisce che bisogna avere un progetto. Uno qualsiasi. La vetta del monte Kenya gli sventola davanti. Valido alpinista amatoriale, Benuzzi ha trovato il suo scopo: scalare in cima al Kenya. Non sarà una prima ascensione, e poi soprattutto dovranno rientrare al campo perchè sono troppo lontani da tutto per intentare una vera fuga, ma almeno avranno un progetto. Una storia affascinante di 3 uomini che devono organizzare una spedizione partendo da un campo di prigionia. Come faranno a procuarsi il materiale e il cibo? Vi posso dare un assaggio: la cartina della montagna, sarà l'immagine stampata sulla carta che avvolge le scatolette di carne del loro pranzo; le scarpe saranno quelle lisce che hanno su cui apporrano in gran segreto dei chiodi...